Riflessi dal Mediterraneo: oltre 50 capolavori in madreperla da ammirare a Palermo
Un'opera in madreperla
Fecarotta Antichità, a Palermo, apre le porte alla propria collezione di madreperle incise a soggetto religioso, un patrimonio raro e prezioso composto da oltre cinquanta esemplari che raccontano cinquecento anni di arte, fede e Mediterraneo.
Databili tra XVI e XIX secolo, le opere provengono da tre mondi culturali distinti ma uniti da identica devozione: le bianchissime madreperle della Terra Santa, nate come oggetti di pellegrinaggio; quelle siciliane, riccamente incise e inchiostrate, testimonianza dell’artigianato devozionale popolare; e infine i raffinati esemplari dell’Oriente ortodosso, con delicati tocchi di colore.
Quelli esposti (alcuni dei quali in vendita) dal 27 novembre 2025 al 27 gennaio 2026 sono oggetti che un tempo custodivano preghiere, identità comunitarie e simboli protettivi, e oggi tornano a parlare attraverso la materia viva del mare.
La mostra dialoga idealmente con il volume "Il sacro iridescente. Madreperle incise a soggetto religioso dalle collezioni Basilissi, Minnella e Todesco", scritto dal professor Sergio Todesco e pubblicato da Alessandro Mancuso Editore, un approfondito studio storico e antropologico dedicato alle madreperle incise delle collezioni Basilissi.
Il testo, arricchito da 460 immagini e disponibile con sconto durante l’esposizione, ripercorre l’antica pratica devozionale legata a questi manufatti.
Visitabile gratuitamente dal martedì al sabato dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 17.00 alle 20.00, con aperture straordinarie domenicali nel mese di dicembre, l’esposizione offre l’occasione di riscoprire un frammento luminoso della cultura mediterranea e siciliana, in cui l’artigianato popolare incontra la spiritualità e la memoria.
Databili tra XVI e XIX secolo, le opere provengono da tre mondi culturali distinti ma uniti da identica devozione: le bianchissime madreperle della Terra Santa, nate come oggetti di pellegrinaggio; quelle siciliane, riccamente incise e inchiostrate, testimonianza dell’artigianato devozionale popolare; e infine i raffinati esemplari dell’Oriente ortodosso, con delicati tocchi di colore.
Quelli esposti (alcuni dei quali in vendita) dal 27 novembre 2025 al 27 gennaio 2026 sono oggetti che un tempo custodivano preghiere, identità comunitarie e simboli protettivi, e oggi tornano a parlare attraverso la materia viva del mare.
La mostra dialoga idealmente con il volume "Il sacro iridescente. Madreperle incise a soggetto religioso dalle collezioni Basilissi, Minnella e Todesco", scritto dal professor Sergio Todesco e pubblicato da Alessandro Mancuso Editore, un approfondito studio storico e antropologico dedicato alle madreperle incise delle collezioni Basilissi.
Il testo, arricchito da 460 immagini e disponibile con sconto durante l’esposizione, ripercorre l’antica pratica devozionale legata a questi manufatti.
Visitabile gratuitamente dal martedì al sabato dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 17.00 alle 20.00, con aperture straordinarie domenicali nel mese di dicembre, l’esposizione offre l’occasione di riscoprire un frammento luminoso della cultura mediterranea e siciliana, in cui l’artigianato popolare incontra la spiritualità e la memoria.
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