TEATRO E CABARET
HomeEventiTeatro E Cabaret

Risate e colpi di scena alla corte di Elisabetta: "Arriverà la Regina" al teatro Sant'Eugenio

  • Teatro Sant'Eugenio - Palermo
  • 25 ottobre 2019 (evento concluso)
  • 21.00
  • 12 euro (botteghino), 10 euro (prevendita con posto numerato)
  • Info e prenotazioni ai numeri 091 6710494 e 347 8308314 o all'indirizzo labeteatrale@libero.it
Balarm
La redazione

La regina Elisabetta II

Risate e colpi di scena alla corte di Elisabetta: venerdì 25 ottobre va in scena al teatro Sant'Eugenio di Palermo "Arriverà la Regina", commedia brillante in atto unico scritta e diretta da Alberto Cordaro.

Lo spettacolo è organizzato dal teatro Sant’Eugenio in collaborazione con l’associazione culturale palermitana Labe laboratorio espressivo e vede in scena gli attori Antonella Scalici, Luciano Sabatino, Germana Nicolosi, Adriana Siino e Carlo Teresi, sulle scenografie di Valentina Conigliaro.

Manchester, 1977. In occasione del suo compleanno regale, ovvero "di corona", la regina Elisabetta in persona farà visita a tre famiglie modello del Regno, le cosiddette "happy family". Per vedere se la famiglia scelta sia all’altezza dell’incontro, verrà inviata una dipendente del buon costume reale che dovrà esaminarne i requisiti. 

In famiglia intanto è tornato Tom, richiamato per l’occorrenza, da sempre figlio ribelle e fuori dalle regole. Tom si presenta con un’amica di nome Violet che intende sposare, ma quest’ultima nasconde una sorpresa tale da poter mandare all’aria l’incontro con sua maestà.

Un susseguirsi di gag e situazioni grottesche accompagneranno la vicenda, in una sorta di immaginaria partita a scacchi giocata dai protagonisti. Un’analisi sui rapporti umani e sulle apparenze che spesso nascondono i veri conflitti all’interno delle famiglie.
Se vuoi essere informato su altri eventi come questo, continua a seguirci...
Iscriviti alla newsletter
Cliccando su "Iscriviti" confermo di aver preso visione dell'informativa sul trattamento dei dati.
...e condividi questo articolo sui tuoi social:

COSA C'È DA FARE