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"Santuario Tropical": alla Rizzuto Gallery di Palermo la mostra personale di Mattia Barbieri

  • RizzutoGallery - Palermo
  • Dal 17 settembre al 12 novembre 2022 (escluse domeniche e lunedì) (evento concluso)
  • Ore 18.00 (inaugurazione) Visitabile dal martedì al sabato dalle ore 16.00 alle 20.00
  • Gratuito
  • Info al numero 091 6496654 o via mail a info@rizzutogallery.com
Balarm
La redazione

Dettaglio opera di Mattia Barbieri

In arrivo alla Rizzuto Gallery di Palermo "Santuario Tropical", mostra personale di Mattia Barbieri (Brescia, 1985) con un testo di Helga Marsala. Con questo solo show dell’artista bresciano, la Galleria ne sancisce l’ingresso tra gli artisti rappresentati. La mostra sarà inaugurata sabato 17 settembre 2022 alle ore 18 e resterà visitabile fino al 12 novembre, dal martedì al sabato, dalle 16 alle 20.

Con spiccata capacità tecnica e ricchezza di elementi, la pittura di Mattia Barbieri raccoglie sedimenti dell’immaginario collettivo, della storia dell’arte, della cultura popolare, ricombinati in una nuova veste. Gli elementi pittorici, non importa se appartenenti alla tradizione o ai più spinti neologismi visivi, sono utilizzati come parole che compongono un codice grammaticale utilizzato dall’artista per interagire con la pittura in quanto linguaggio, attraverso il quale ogni cosa viene decostruita, ristrutturata e riletta.
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Santuario Tropical è un percorso visivo tra pittura, scultura e disegno, concepito dall’artista come un canale di connessione tra cielo e terra che rende attuale l’antica necessità di trovare la conoscenza ponendosi in dialogo con il divino. Barbieri si relaziona così con l’iconografia di tradizioni, epoche e culture differenti, celebrando la teofania, reinterpretandola e reinventandola con un’estetica digitale. Le campiture piatte e vibranti, i pattern tattili, la stilizzazione segnica, sono le caratteristiche di una pratica pittorica condotta con rigore, grazia e grinta.

L’opera di Mattia Barbieri si sviluppa attraverso la Pittura, la Scultura e il Disegno da cui emerge un linguaggio ibrido che vede l’accostarsi di elementi eterogenei come la tradizione dell’immagine, le narrazioni mitologiche e l’estetica digitale. Negli anni la ricerca si articola per serie che mostrano nella loro singolarità i tratti multiformi del lavoro, ponendo una forte attenzione sia all’aspetto semantico della grammatica visiva, sia all’apparato iconografico.

L'artista è attratto dalla Pittura Sacra, come ad esempio le icone medievali, aspetto che affiora con particolare rilievo dalla produzione degli ultimi anni che si contraddistingue per la vicinanza con soggetti a carattere spirituale. Le fisionomie esasperate, dai tratti spesso grotteschi, sono accompagnate da paesaggi metafisici, scenario in cui l’eccezionale, il miracolo, si manifesta. 
 
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