Sotto la veste barocca batte un cuore gotico: visite alla chiesa di San Francesco all'Immacolata di Ragusa
La Chiesa di San Francesco all'Immacolata di Ragusa
Cortili segreti, dimore aristocratiche, chiese spettacolari. E perfino l’antico circolo di conversazione riservato solo agli aristocratici. Una città che si svela in venticinque tappe-gioiello, per la seconda edizione de "Le Vie dei Tesori" a Ragusa, che si svolge nei tre weekend dal 4 al 20 ottobre.
Nonostante l’apparente volto tardo-barocco, la chiesa di San Francesco all'Immacolata è una delle più antiche e suggestive architetture gotiche di Ragusa.
A uno sguardo attento la chiesa rivela, infatti, numerose tracce del precedente impianto di età medievale, tra le quali il campanile, talora ritenuto residuo di un palazzo preesistente della famiglia Chiaramonte. I cinque ordini della torre sono scanditi da cornici gotiche, simili alle decorazioni visibili sui frammenti superstiti del portale.
Scoperte le tracce della chiesa medievale, si potranno ammirare opere di pittura e scultura pre-terremoto e le tele settecentesche di Antonio Manoli. Inoltre, i sepolcri di alcuni esponenti della nobiltà del tempo e la cappella della famiglia Arezzo di Donnafugata. Attenzione anche al raffinato pavimento a intarsi geometrici e floreali in calcare bianco e nera pietra pece.
A Ragusa sono più di 20 i siti aperti al pubblico (guarda qui tutti i luoghi). La visita ha una durata di 30 minuti ed è accessibile ai disabili.
Nonostante l’apparente volto tardo-barocco, la chiesa di San Francesco all'Immacolata è una delle più antiche e suggestive architetture gotiche di Ragusa.
A uno sguardo attento la chiesa rivela, infatti, numerose tracce del precedente impianto di età medievale, tra le quali il campanile, talora ritenuto residuo di un palazzo preesistente della famiglia Chiaramonte. I cinque ordini della torre sono scanditi da cornici gotiche, simili alle decorazioni visibili sui frammenti superstiti del portale.
Scoperte le tracce della chiesa medievale, si potranno ammirare opere di pittura e scultura pre-terremoto e le tele settecentesche di Antonio Manoli. Inoltre, i sepolcri di alcuni esponenti della nobiltà del tempo e la cappella della famiglia Arezzo di Donnafugata. Attenzione anche al raffinato pavimento a intarsi geometrici e floreali in calcare bianco e nera pietra pece.
A Ragusa sono più di 20 i siti aperti al pubblico (guarda qui tutti i luoghi). La visita ha una durata di 30 minuti ed è accessibile ai disabili.
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