Il dramma dell´autismo tra tormenti ed emozione: "Angela!" al Teatro Garibaldi

Cosa accade in una famiglia disagiata socialmente ed economicamente quando nasce un figlio autistico? Quali sono i tormenti che affliggono una madre abbandonata da tutti, compreso il marito?
A queste domande vuole rispondere "Angela!", rappresentazione in prima assoluta che sbarca al teatro Garibaldi di Palermo. Un atto unico, con la regia di Monica Cavatoi, interpretato da Manuela Ventura e prodotto da Mauro Li Vigni.
Un'unica serata, un appuntamento imperdibile che racconta la storia di Serafina, una donna di un quartiere popolare di Palermo, sposata a un manovale. La gravidanza è felicità, almeno fino a quando non nasce la bambina.
Angela viene al mondo autistica, una sentenza inappellabile. La madre è una donna semplice, con poca cultura ma con un grande cuore, che va avanti a testa alta anche quando il marito fugge dalla Sicilia. Anche quando le istituzioni non le danno retta.
In scena, Serafina, superbamente interpretata da Manuela Ventura, si muove dentro una prigione rossa, quasi animata e vibrante. La donna è sospesa tra la vita e la morte, tra il sogno e il ricordo, un ricordo che si aziona, come una giostra, solo per concederle brevissimi attimi di esistenza.
Le decisioni che deve prendere sono difficili, forse incomprensibili. Le sue ragioni si intrecciano ad un grande amore e alle emozioni, e i pensieri sembrano quasi diventare tangibili.
Gioia e dolore sono legati così saldamente da divenire inscindibili: e Serafina si muove e torna bambina, impersona una figlia, una moglie, una madre, per accompagnare lo spettatore in uno spettacolo che va oltre ogni giudizio.
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