TEATRO E CABARET
HomeEventiTeatro e cabaret

Salvo Piparo racconta la "Buttanissima Sicilia": tra satira e ironia

  • Teatro Biondo - Palermo
  • - Palermo
  • 14 marzo 2015 (evento concluso)
  • 21:00
  • 16.50 euro (platea e palchi); 11.50 euro (galleria)
  • I biglietti sono acquistabili presso il botteghino del teatro, aperto da martedì a sabato dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19 e la domenica dalle 9 alle 12 e dalle 16 alle 19. Per maggiori informazioni è possibile chiamare il numero 328.8663774 o il botteghino al numero 091.7434341.

Balarm
La redazione

Il ritorno di uno spettacolo che lascia a metà tra il riso e l'amaro: "Buttanissima Sicilia" è di nuovo in scena al Biondo, per parlare di una regione amata e odiata in particolar modo da chi la vive sulla propria pelle.

Anche questa volta protagonisti sono Salvo Piparo, Costanza Licata e Rosemary Enea, che ci conducono in un turbinare di gioie e dolori basate sull'omonimo libro di Pierangelo Buttafuoco, dove il contrasto è netto, forte, divertente.

Le "cose di Sicilia" sono protagoniste assolute dello spettacolo: incroci di passato, presente e futuro in un crescendo di satira feroce, di coraggiose ammissioni, di teste chine per la disfatta. 

Sul palco i tre attori si muovono, si scambiano, si fanno portatori di fierezza e allo stesso tempo di dolori, di scherzi divertenti e di osservazioni taglienti: la Sicilia diventa a tratti una terra desolata dove tutto e bruciato e a tratti una terra ancora salvabile, ancora vivibile e viva.

Tra duelli verbali e rime baciate, la regia di Giuseppe Sottile del Basto ci conduce tra mafia, antimafia, farsa, tragedia, presunti colpevoli e colpevoli assodati. Il sarcasmo dei protagonisti taglia e ricuce ferite che bruciano, ma senza scordare di fare sorridere.

Nel calderone dello spettacolo emergono protagonisti attuali e non attuali: Mirello, Totò Vasa Vasa, Mastro Don Gesualdo, Saro, poetizzati e ridotti a macchiette. L'antico e il contemporaneo si fondono e avanzano nella narrazione, con lo scopo di divertire e far riflettere.

Ti è piaciuto questo articolo?
Seguici anche sui social
Iscriviti alla newsletter
Cliccando su "Iscriviti" confermo di aver preso visione dell'informativa sul trattamento dei dati.

COSA C'È DA FARE