"Sete": in scena una storia di giustizia, colpa e pentimento

Per "rEsistenza", la festa che celebra i dieci anni del Teatro Atlante di Palermo, giovedì 6 ottobre alle ore 21 va in scena all'ex Noviziato dei Crociferi lo spettacolo di Emilio Ajovalasit "Sete", interpretato dall'attore Giulio Votta degli "Artisti Aquilani".
Lo spettacolo parla di Leonardo Vitale, uomo d'onore della famiglia Altarello di Baida, nel 1973 si presenta spontaneamente alla questura di Palermo e svela tutto ciò che sa su "Cosa Nostra". Si accusa anche di gravi delitti, tra cui alcuni omicidi.
Mentre parla i suoi occhi sembrano vedere solo il crocifisso appeso alla parete. Leonardo confessa tutto, crede nella giustizia divina e confessa alla giustizia terrena. Ma le persone da lui accusate vengono prosciolte, mentre lui, dichiarato malato di mente, è l'unico ad essere condannato.
Lo spettacolo parte dalla vicenda storica di Vitale per affrontare temi più ampi come il pentimento, la giustizia, l’espiazione, il rapporto fra verità, follia e religione. I testi usati sono tratti in gran parte dal Libro dei Salmi.
Durante gli spettacoli di "rEsistenza" si può sottoscrivere l'abbonamento alla rassegna “Oltre le sbarre” che consente di partecipare a cinque spettacoli a scelta fra quelli proposti dal teatro Atlante e di consentirne la realizzazione anche presso il teatro della Casa di Reclusione Ucciardone.
È inoltre possibile iscriversi al laboratorio permanente sull'"Arte dell'Attore" e acquistare il “Il Castello di Atlante- 10 anni di teatro”, edito da Antipodes.
Lo spettacolo parla di Leonardo Vitale, uomo d'onore della famiglia Altarello di Baida, nel 1973 si presenta spontaneamente alla questura di Palermo e svela tutto ciò che sa su "Cosa Nostra". Si accusa anche di gravi delitti, tra cui alcuni omicidi.
Mentre parla i suoi occhi sembrano vedere solo il crocifisso appeso alla parete. Leonardo confessa tutto, crede nella giustizia divina e confessa alla giustizia terrena. Ma le persone da lui accusate vengono prosciolte, mentre lui, dichiarato malato di mente, è l'unico ad essere condannato.
Lo spettacolo parte dalla vicenda storica di Vitale per affrontare temi più ampi come il pentimento, la giustizia, l’espiazione, il rapporto fra verità, follia e religione. I testi usati sono tratti in gran parte dal Libro dei Salmi.
Durante gli spettacoli di "rEsistenza" si può sottoscrivere l'abbonamento alla rassegna “Oltre le sbarre” che consente di partecipare a cinque spettacoli a scelta fra quelli proposti dal teatro Atlante e di consentirne la realizzazione anche presso il teatro della Casa di Reclusione Ucciardone.
È inoltre possibile iscriversi al laboratorio permanente sull'"Arte dell'Attore" e acquistare il “Il Castello di Atlante- 10 anni di teatro”, edito da Antipodes.
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