Tour sui Borboni in Sicilia: le visite guidate alle scoperta dei luoghi simbolo della dinastia
È in programma la visita alla Palazzina Cinese, luogo dagli arcani riferimenti massonici e dagli insoliti simboli orientali, adottati dai Borboni in un periodo di grandi cambiamenti politici e sociali.
Passeggiando tra giardini all’italiana e all’inglese, ci si addentra nel cuore della grande riserva di caccia per omaggiare l’ulivo millenario noto come il Patriarca della Favorita.
Dalle scuderie reali, dopo una rapida occhiata al sentiero del Porco, originaria via d’accesso al monte Pellegrino dei cartaginesi e all’eremo di Santa Rosalia, si passeggia tra le coffee house, gli obelischi e la fitta vegetazione voluta dal re a fine 700.
La fugace presenza dei Borboni in Sicilia, a fine settecento, ha lasciato un’impronta indelebile nella storia della città.
La creazione di una grande riserva di caccia, di un palazzo presso le sue pertinenze, di viali, scuderie e coffee house, costituisce un unicum in un periodo di grandi trasformazioni che avrebbero messo in ginocchio l’ancien régime.
Il complesso monumentale della Favorita sarà il canto del cigno della lunga epopea feudale siciliana ed europea, spazzata via dall’impeto della rivoluzione francese.
Fuggito da Napoli e giunto a Palermo, Ferdinando non riuscirà a rinunciare alle grandi passioni per la caccia e l’agricoltura sperimentale e istituirà una grande tenuta attraversata da due simbolici viali immersi nel verde.
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