Tra Caravaggio e Antonello: la visita al Museo Regionale Interdisciplinare di Messina
Due opere esposte al Museo Interdisciplinare Regionale di Messina
Devastata dal terremoto del 1908 e rinata spezzata, dolente, ma ancora viva. Da quel cataclisma a Messina sono sopravvissuti chiese, ipogei, forti, ville, opere d’arte raccolte nel Museo regionale. Un patrimonio straordinario che, con la terza edizione de "Le Vie dei Tesori", in programma dal 13 al 29 settembre, si mostra ogni weekend con l’orgoglio della sua storia.
Due Caravaggio e due Antonello: non sono tanti i musei che possono vantare questi capolavori nelle loro collezioni. Tra questi c’è il Museo regionale di Messina che ha restituito al pubblico un sito completo e all’avanguardia, inserito in un parco museale di oltre 17 mila metri quadrati che ospita i reperti estratti dalle macerie del terremoto del 1908.
Il MuMe riunisce in un ampio percorso – riorganizzato secondo criteri cronologici – sia il patrimonio storico della città (faticosamente messo in salvo da chiese e edifici storici danneggiati dal sisma), sia i pezzi della collezione del Museo civico peloritano.
Fra le opere da non perdere, i due capolavori del Caravaggio in fuga in Sicilia – la “Resurrezione di Lazzaro” e l’”Adorazione dei Pastori” – e i due Antonello da Messina, il “Polittico di San Gregorio”, e la tavoletta bifronte, con “Ecce Homo” e “Madonna con Bambino e francescano”.
A Messina sono 26 i siti aperti al pubblico (guarda qui tutti i luoghi). La visita ha una durata di 60 minuti ed è accessibile ai disabili. Sono previsti dei pullman su prenotazione il 22 settembre da Palermo a Messina, al costo di 25 euro.
Due Caravaggio e due Antonello: non sono tanti i musei che possono vantare questi capolavori nelle loro collezioni. Tra questi c’è il Museo regionale di Messina che ha restituito al pubblico un sito completo e all’avanguardia, inserito in un parco museale di oltre 17 mila metri quadrati che ospita i reperti estratti dalle macerie del terremoto del 1908.
Il MuMe riunisce in un ampio percorso – riorganizzato secondo criteri cronologici – sia il patrimonio storico della città (faticosamente messo in salvo da chiese e edifici storici danneggiati dal sisma), sia i pezzi della collezione del Museo civico peloritano.
Fra le opere da non perdere, i due capolavori del Caravaggio in fuga in Sicilia – la “Resurrezione di Lazzaro” e l’”Adorazione dei Pastori” – e i due Antonello da Messina, il “Polittico di San Gregorio”, e la tavoletta bifronte, con “Ecce Homo” e “Madonna con Bambino e francescano”.
A Messina sono 26 i siti aperti al pubblico (guarda qui tutti i luoghi). La visita ha una durata di 60 minuti ed è accessibile ai disabili. Sono previsti dei pullman su prenotazione il 22 settembre da Palermo a Messina, al costo di 25 euro.
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