Tra sacro e profano: la mostra "Santi e donchisciotti" del duo TrapaniCalabretta

Accanto ad una selezione di carte dedicate al personaggio di Cervantes, nella mostra "Santi e donchisciotti: storie particolari del genere umano" del duo TrapaniCalabretta sono presentate tele dedicate a santi e martiri che hanno uno stretto legame con Palermo.
La tesi è che questi due modelli di umanità, che da sempre hanno ispirato il mondo delle arti pittoriche, seppure tanto diversi tra loro, hanno qualcosa in comune; ciò che è reso sacro da una legge morale o religiosa viene definito santo e proprio per questo Don Chisciotte può essere letto come fosse un santo laico.
La fede nella morale cavalleresca costituisce una azione di rinascita: le sue sono le gesta moralmente consacrate al modello cavalleresco. E colpisce vedere come la sua fede finisca per trasmettersi al suo scudiero determinando il coinvolgimento di Sancho in prima persona.
La mostra è dedicata alla santità che da un lato reinterpreta i simboli e gli attributi che costituiscono l'ossatura della rappresentazione agiografica e dall'altro, nel raccontare don Chisciotte, evita l'illustrazione del testo, mirando piuttosto alla poetica del personaggio, fatta di suggestioni, di trame di colore e di movimenti sovrannaturali della figurazione.
La tesi è che questi due modelli di umanità, che da sempre hanno ispirato il mondo delle arti pittoriche, seppure tanto diversi tra loro, hanno qualcosa in comune; ciò che è reso sacro da una legge morale o religiosa viene definito santo e proprio per questo Don Chisciotte può essere letto come fosse un santo laico.
La fede nella morale cavalleresca costituisce una azione di rinascita: le sue sono le gesta moralmente consacrate al modello cavalleresco. E colpisce vedere come la sua fede finisca per trasmettersi al suo scudiero determinando il coinvolgimento di Sancho in prima persona.
La mostra è dedicata alla santità che da un lato reinterpreta i simboli e gli attributi che costituiscono l'ossatura della rappresentazione agiografica e dall'altro, nel raccontare don Chisciotte, evita l'illustrazione del testo, mirando piuttosto alla poetica del personaggio, fatta di suggestioni, di trame di colore e di movimenti sovrannaturali della figurazione.
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