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Un cunto popolare tra simbologia e saggezza: "(Comu veni) Ferrazzanu" al Ditirammu

  • #Ricominciodaqui
  • Teatro Ditirammu - Palermo
  • Dal 28 al 30 agosto 2020 (evento concluso)
  • 21.30
  • 12 euro (intero), 10 euro (under 18)
  • Biglietti acquistabili online sul sito del teatro. Info e prenotazioni al numero 391 3064887 (dalle 9.30 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 19.30)
Balarm
La redazione

L'attore Giuseppe Provinzano (foto di Giuseppe Contarini)

"(Comu Veni) Ferrazzano", lo spettacolo in scena al Teatro Ditirammu di Palermo dal 28 al 30 agosto, è a tutti gli effetti un esperimento scenico performativo, un lavoro che si muove tra narrazione, cunto e performance.

Nell'opera del Pitrè, Ferrazzano è presente più volte con tanti frammenti, piccole storie che ne delineano il carattere ma non ne restituiscono un'identità riconoscibile in unico racconto. 

Ferrazzano, secondo capitolo della Trilogia "P3-coordinate popolari", ci conduce tra le storie nelle storie, passando dall'una all'altra, facendo scegliere al pubblico presente una o più storie delle tante che sarà in grado di raccontare, quale primo esemplare delle postegge ancora prima che queste fossero tali. 

Un personaggio denso capace di raccontare tutto e il contrario di tutto, in un meccanismo aperto che si modifica di giorno in giorno, cosi come lui era abituato a fare. "Un tutto fare nella vita, un tutto raccontare sulla scena". Un primordiale performer dei cunti e delle narrazioni.

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Sono 35 e più le storie che Ferrazzano conosce: potrebbe raccontarle tutte fino a quando il pubblico sarebbe disposto ad ascoltare. Quali non è dato saperlo. Il pubblico sceglie da una bisaccia le storie sfidando Ferrazzano in un gioco ispirato a quello delle vecchie osterie, sfidandosi "a chi la racconta meglio", con un bicchiere di vino quale premio o come pegno.

E così, come un tempo le stesse entravano e uscivano dal calesse del Pitrè, oggi muoveranno il loro incedere dalla voglia di sentire una storia di uno spettatore e da un corpo capace di narrare con tutti i suoi mezzi a disposizione, quello di Ferrazzano, che vivrà questa sfida in un ambiente scenico che lo farà sentire un gigante, o forse un nano sulle spalle di un gigante, Giuseppe Pitrè.

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