Un viaggio nella memoria su e giù per sette chilometri: visite all'Archivio storico comunale di Palermo
L'Archivio Storico comunale di Palermo
Palazzi, musei, torri, terrazze, giardini segreti, ville, chiese, cripte, catacombe, bagni ebraici, vecchi aeroporti. Per il tredicesimo anno, torna la grande festa di Palermo, con "Le Vie dei Tesori", che si svolge per cinque weekend dal 4 ottobre al 3 novembre.
Settemila metri di scaffalature lignee cariche di documenti, libri e manoscritti che racchiudono la memoria della città di Palermo, dalla fine del 1200 alla metà del Novecento. L'Archivio storico comunale è un pozzo inesauribile di fonti preziose: dal Registro di Gabelle regie di epoca angioina al Fondo Ricordi patri, del quale fanno parte“cimeli” risorgimentali come le lettere autografe di Garibaldi, re Umberto I e Crispi.
Dal 1866 ha sede nell’ex convento agostiniano di San Nicolò da Tolentino, edificato sul luogo dell’antica sinagoga ebraica. Splendida opera di geniale ingegneria è l’“Aula Grande” di Giuseppe Damiani Almeyda, il celebre progettista del Politeama.
Una scala a chiocciola consente di raggiungere gli originali ballatoi. Quattro argani in legno, provvisti di cestelli,permettono di far viaggiare su e giù carte e volumi per la consultazione.
A Palermo sono centosettanta i tesori aperti alle visite guidate (guarda qui tutti i luoghi). La visita ha una durata di 20 minuti ed è accessibile ai disabili.
Settemila metri di scaffalature lignee cariche di documenti, libri e manoscritti che racchiudono la memoria della città di Palermo, dalla fine del 1200 alla metà del Novecento. L'Archivio storico comunale è un pozzo inesauribile di fonti preziose: dal Registro di Gabelle regie di epoca angioina al Fondo Ricordi patri, del quale fanno parte“cimeli” risorgimentali come le lettere autografe di Garibaldi, re Umberto I e Crispi.
Dal 1866 ha sede nell’ex convento agostiniano di San Nicolò da Tolentino, edificato sul luogo dell’antica sinagoga ebraica. Splendida opera di geniale ingegneria è l’“Aula Grande” di Giuseppe Damiani Almeyda, il celebre progettista del Politeama.
Una scala a chiocciola consente di raggiungere gli originali ballatoi. Quattro argani in legno, provvisti di cestelli,permettono di far viaggiare su e giù carte e volumi per la consultazione.
A Palermo sono centosettanta i tesori aperti alle visite guidate (guarda qui tutti i luoghi). La visita ha una durata di 20 minuti ed è accessibile ai disabili.
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