Una storia di speranza e riscatto: al Salinas la proiezione di "Io sono qui" di Gabriele Gravagna

"Io sono qui" di Gabriele Gravagna
Una storia a lieto fine, piena di speranza e desiderio di riscatto: venerdì 7 giugno alle 21 il chiostro minore del Museo Salinas di Palermo ospita la proiezione di "Io sono qui", documentario diretto dal regista Gabriele Gravagna.
L'evento rientra nell'ambito di "Salinas Culture Hub - una call per la Cultura", l'iniziativa promossa da CoopCulture e dal Museo archeologico "Antonino Salinas" che quest'anno ha scelto 14 progetti dando vita a un ricco palinsesto partecipato tra teatro, musica, danza, workshop, eventi legati alla multiculturalità, alla memoria e alla sostenibilà (leggi qui per saperne di più).
Prodotto da On The Road Again Pictures e realizzato in sinergia con associazione Asante Onlus, Unicef Italia e Comune di Palermo, il film racconta la storia di Dine, Magassouba e Omar, tre minori stranieri non accompagnati sbarcati nel capoluogo siciliano dopo un viaggio terribile che dall'Africa li ha portati in Italia.
Dopo la prima nazionale alla Festa del Cinema di Roma, "Io sono qui" è stato proiettato nelle scuole italiane con l'obiettivo di mettere in discussione gli stereotipi sull'immigrazione e mostrare alle nuove generazioni il volto reale dei ragazzi che arrivano in Italia e in Europa nella disperata ricerca di un'opportunità per il proprio futuro. L'opera di Gravagna, inoltre, ha vinto il premio Best Short Documentary al Los Angeles Film Awards 2017 e il premio come miglior documentario all'ottava edizione del Foggia Film Festival.
Al film segue un dibattito per parlare di condivisione, arricchimento e scambio culturale al quale sarà presente in primis il regista Gabriele Gravagna, insieme a Vincenzo Perricone e Roberta La Barbera (rispettivamente presidente e vicepresidente di Siciliando), Giulio Cusumano (consigliere comunale e presidente onorario AFAP), Maria Chiara Monti (psicologa, psicoterapeuta ed esperta in etnopsichiatria presso il Centro Penc di Palermo), Beppe Ciaccio (coordinatore di Medici senza Frontiere Palermo) e Sara Greco (responsabile del centro Azad di Asante Onlus).
L'evento è arricchito dalla testimonianza diretta di Mussa Sangare, giovane originario del Mali, oggi membro dell'associazione Giocherenda, interamente fondata da rifugiati che sta per diventare un'azienda con sede a Palermo.
L'evento rientra nell'ambito di "Salinas Culture Hub - una call per la Cultura", l'iniziativa promossa da CoopCulture e dal Museo archeologico "Antonino Salinas" che quest'anno ha scelto 14 progetti dando vita a un ricco palinsesto partecipato tra teatro, musica, danza, workshop, eventi legati alla multiculturalità, alla memoria e alla sostenibilà (leggi qui per saperne di più).
Prodotto da On The Road Again Pictures e realizzato in sinergia con associazione Asante Onlus, Unicef Italia e Comune di Palermo, il film racconta la storia di Dine, Magassouba e Omar, tre minori stranieri non accompagnati sbarcati nel capoluogo siciliano dopo un viaggio terribile che dall'Africa li ha portati in Italia.
Dopo la prima nazionale alla Festa del Cinema di Roma, "Io sono qui" è stato proiettato nelle scuole italiane con l'obiettivo di mettere in discussione gli stereotipi sull'immigrazione e mostrare alle nuove generazioni il volto reale dei ragazzi che arrivano in Italia e in Europa nella disperata ricerca di un'opportunità per il proprio futuro. L'opera di Gravagna, inoltre, ha vinto il premio Best Short Documentary al Los Angeles Film Awards 2017 e il premio come miglior documentario all'ottava edizione del Foggia Film Festival.
Al film segue un dibattito per parlare di condivisione, arricchimento e scambio culturale al quale sarà presente in primis il regista Gabriele Gravagna, insieme a Vincenzo Perricone e Roberta La Barbera (rispettivamente presidente e vicepresidente di Siciliando), Giulio Cusumano (consigliere comunale e presidente onorario AFAP), Maria Chiara Monti (psicologa, psicoterapeuta ed esperta in etnopsichiatria presso il Centro Penc di Palermo), Beppe Ciaccio (coordinatore di Medici senza Frontiere Palermo) e Sara Greco (responsabile del centro Azad di Asante Onlus).
L'evento è arricchito dalla testimonianza diretta di Mussa Sangare, giovane originario del Mali, oggi membro dell'associazione Giocherenda, interamente fondata da rifugiati che sta per diventare un'azienda con sede a Palermo.
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