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Utopia della ricostruzione tra arte e bellezza: sulla scia di questa volontà nasce "Kaleidoscopica"

  • Foro G Gallery, Via Lago Grande 43 - Ganzirri (Me) - Vedi mappa
  • Dal 23 luglio al 22 agosto 2021 (evento concluso)
  • Visitabile dal martedì al sabato dalle 18.30 alle 21.00; il martedì e il giovedì anche dalle 10.30 alle 12.30. Chiuso domenica e lunedì
  • Gratuito
Balarm
La redazione

Lorenzo Martino, "Assenze 2", tempera su carta (part.)

Una mappatura ad ampio raggio tra carte medievali e ricostruzioni di un urbano utopico: parte il progetto "Kaleidoscopica - Schegge di una Messina distante" che vede protagonisti 4 artisti con la voglia di disegnare nuovi futuri, tra abbandono, assenza e fratture. 

Una mostra collettiva dalla forte energia creativa, fortemente voluta dalla curatrice Mariateresa Zagone ed accolta dalla gallerista e co-curatrice Roberta Guarnera che, nonostante tutte le difficoltà del momento e quelle più stratificate, vuole rilanciare la bellezza ma anche la condivisione per recuperare una quotidianità che, negli ultimi mesi, si è inevitabilmente affievolita.

Sulla scia di questa volontà si sviluppa "Kaleidoscopica". La topografia è la stessa, il sito insediativo pure e si respira, a ben guardarla, anche un genius loci, forse nella falce, forse nella sottile striscia di terra che costeggia lo Stretto, forse nei monti che guardano la Calabria.
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Tutto il resto sono frammenti, tracce che conducono alla Messina di oggi come all'ultima delle tappe di un viaggio attraverso il tempo. Una città futuribile, antica e parimenti contemporanea, che a volte si desidera dimenticare o in cui si desidera tornare.

Da qui il titolo del progetto che richiama appunto il caleidoscopio, oggetto strabiliante e pirotecnico in cui è possibile trovare alla rinfusa frammenti colorati, riflessioni multiple, immagini mutanti e imprevedibili, realtà o parti di essa, visioni immaginifiche e forme concrete, le stesse che danno corpo alla città stratificata nell'immaginario di ognuno dei quattro artisti presenti in questa collettiva.

Tutti messinesi e giovani, alcuni dei quali temporaneamente o stabilmente residenti altrove, attraverso linguaggi e sensibilità differenti si interrogano sulla vitalità dello spazio urbano anche quando violentato o stravolto, sulla fecondità del rapporto con esso e sull'unità inscindibile col paesaggio e con la storia. 

Gli ingressi alla mostra saranno contingentati e sarà obbligatorio l'uso della mascherina secondo l'attuale normativa
anti-covid.
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