"Visions of the earth" a Petralia Sottana: sismologia e vulcanologia attraverso le opere di 4 artisti siciliani
Tela di Marco Favata (part.)
La visualizzazione e la salvaguardia della terra, nella relazione tra arte e scienza, è il tema affrontato attraverso tecnologie di osservazione utilizzate in sismologia e vulcanologia da "Visions of the earth", visitabile all'Exma Officina Creative di Petralia Sottana fino al 26 gennaio.
A promuovere questo importante evento è il Collettivo Neuma in collaborazione con l'INGV – Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, con il patrocinio del Polo Museale Regionale d’Arte Moderna e contemporanea di Palermo.
L'esposizione propone anche in questo comune delle Madonie strumenti di rilevamento, quali sismografi di terra e di mare, plastici con sistemi di misura dei gas vulcanici, riproduzioni di vulcani in scala ridotta e gli ultrasuoni dell’Etna, forniti per l’occasione dall’INGV di Catania, Palermo e Gibilmanna.
Una vera occasione per far conoscere al pubblico, attraverso le immagini, il lavoro grafico prodotto da questi strumenti durante diverse fasi d'indagine a seconda degli scopi specifici.
«"Vision of the earth" promuove e diffonde una coscienza estesa dell'immaginazione scientifica e artistica – spiega la curatrice e presidente del Collettivo Neuma, Fabiola Di Maggio - dove gli strumenti per lo studio, la salvaguardia e la visualizzazione della terra sono non solo delle innovazioni tecnologiche ma diventano dei media che interagiscano, informando e ispirando l'arte, in un meccanismo circolare che la cultura visuale contemporanea ha il compito di rendere visibile.
La prospettiva artistica sismografica e vulcanologica viene qui rappresentata da pitture, sculture e fotografie che rievocano, mediante creazioni e composizioni astratte e figurative, un immaginario noto a tutti, rielaborato dalle visioni d’artista con la conseguente resa di immagini che confondono la realtà, la sua rappresentazione e la relativa immaginazione».
A promuovere questo importante evento è il Collettivo Neuma in collaborazione con l'INGV – Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, con il patrocinio del Polo Museale Regionale d’Arte Moderna e contemporanea di Palermo.
L'esposizione propone anche in questo comune delle Madonie strumenti di rilevamento, quali sismografi di terra e di mare, plastici con sistemi di misura dei gas vulcanici, riproduzioni di vulcani in scala ridotta e gli ultrasuoni dell’Etna, forniti per l’occasione dall’INGV di Catania, Palermo e Gibilmanna.
Una vera occasione per far conoscere al pubblico, attraverso le immagini, il lavoro grafico prodotto da questi strumenti durante diverse fasi d'indagine a seconda degli scopi specifici.
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A muoversi con agilità dall'astrazione alla figurazione, rappresentando anche i fenomeni naturali e la loro rappresentazione grafica registrata dagli strumenti di rilevamento, sono le 20 opere degli artisti del Collettivo: 5 sculture di Giacomo Bertolino; 5 tele di Marco Favata; 8 tele di Massimiliano Scuderi; un'installazione di fotografie e una stampa fotografica di Michele Di Donato. «"Vision of the earth" promuove e diffonde una coscienza estesa dell'immaginazione scientifica e artistica – spiega la curatrice e presidente del Collettivo Neuma, Fabiola Di Maggio - dove gli strumenti per lo studio, la salvaguardia e la visualizzazione della terra sono non solo delle innovazioni tecnologiche ma diventano dei media che interagiscano, informando e ispirando l'arte, in un meccanismo circolare che la cultura visuale contemporanea ha il compito di rendere visibile.
La prospettiva artistica sismografica e vulcanologica viene qui rappresentata da pitture, sculture e fotografie che rievocano, mediante creazioni e composizioni astratte e figurative, un immaginario noto a tutti, rielaborato dalle visioni d’artista con la conseguente resa di immagini che confondono la realtà, la sua rappresentazione e la relativa immaginazione».
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