"Voci della memoria": a Palermo le visite teatralizzate alla Cripta delle Repentite
Il portale d'ingresso alla cripta delle Repentite di Palermo
Cronache e storia si mescolano in un percorso che va dal Seicento all’Ottocento: con "Le Vie dei Tesori" arrivano le visite teatralizzate. Sette storie raccontate da altrettanti personaggi che appaiono in chiese, palazzi, ville, come creature risvegliate dal passato, con brevi monologhi in lingua siciliana, frutto di un accurato studio linguistico sulle cronache del tempo.
Sabato 5 ottobre, sabato 2 novembre e domenica 3 novembre l'appuntamento è alla Cripta delle Repentite.
Nella minuscola cripta del convento delle Repentite (ree-pentite), le prostitute convertite alla vita monastica, appare per soli dieci spettatori alla volta la cortigiana protetta dal vicerè Colonna. È lei a raccontare gli editti e i bandi contro le donne come lei (per vestirsi da donne honeste dovevamo pagare una tassa al convento) ma anche a descrivere avvenimenti come l’annuale “corsa delle bagasce”, la cui vincitrice si aggiudica un premio.
Una storia reinventata sulla base di una puntigliosa ricerca fra le pagine degli annali della città di Palermo attingendo dal Mongitore, Palmerino, Marchese di Villabianca. Il personaggio parla della sua vita, colta in un preciso momento, mescolando alle vicende personali gli avvenimenti della città. La Storia si racconta attraverso la voce di chi l’ha vissuta.
A Palermo sono sette le visite teatralizzate (guarda qui tutti gli appuntamenti). A cura e con Pietro Massaro e Stefania Blandeburgo nel ricordo di Irene Abbate.
Sabato 5 ottobre, sabato 2 novembre e domenica 3 novembre l'appuntamento è alla Cripta delle Repentite.
Nella minuscola cripta del convento delle Repentite (ree-pentite), le prostitute convertite alla vita monastica, appare per soli dieci spettatori alla volta la cortigiana protetta dal vicerè Colonna. È lei a raccontare gli editti e i bandi contro le donne come lei (per vestirsi da donne honeste dovevamo pagare una tassa al convento) ma anche a descrivere avvenimenti come l’annuale “corsa delle bagasce”, la cui vincitrice si aggiudica un premio.
Una storia reinventata sulla base di una puntigliosa ricerca fra le pagine degli annali della città di Palermo attingendo dal Mongitore, Palmerino, Marchese di Villabianca. Il personaggio parla della sua vita, colta in un preciso momento, mescolando alle vicende personali gli avvenimenti della città. La Storia si racconta attraverso la voce di chi l’ha vissuta.
A Palermo sono sette le visite teatralizzate (guarda qui tutti gli appuntamenti). A cura e con Pietro Massaro e Stefania Blandeburgo nel ricordo di Irene Abbate.
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