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I "Microcosmi" al Centro d'Arte Piana dei Colli

Una collettiva che vede come filo conduttore il tema del ritratto: in mostra le opere di Claudia Gambadoro, nina horribilis, Rori Palazzo, Hapé Schreiberhuber

Balarm
La redazione
  • 22 ottobre 2011

Quattro artisti, Claudia Gambadoro, Nina Horribilis, Rori Palazzo, Hapé Schreiberhuber, per una collettiva che vede come filo conduttore il tema del ritratto e dell’autoritratto. Un progetto del Centro d'Arte Piana dei Colli di Villa Alliata Cardillo con la collaborazione del Forum austriaco di cultura, a cura di Giulia Ingarao e Simona Tomasino: si chiama “Micro Cosmi”, che si inaugura sabato 22 ottobre alle 19 al Centro d’Arte Piana dei Colli e che rimarrà allestita fino a venerdì 18 novembre.

In occasione dell’inaugurazione verrà presentata la performance di Hapé Schreiberhuber con la partecipazione straordinaria del jazzista di origini ucraine Andrei Prozorov, uno dei musicisti più importanti della scena del jazz viennese. In mostra le opere della catanese Claudia Gambadoro, della palermitane nina horribilis e Rori Palazzo accanto ai ritratti dell’artista austriaco Hapé Schreiberhuber che, per la prima volta in Italia, espone gli esiti della residenza d’artista trascorsa a Palermo nei mesi estivi. I microcosmi, a cui fa riferimento il titolo sono appunto le differenti identità, intese come piccoli universi autonomi, raccontate dai quattro artisti attraverso linguaggi differenti: pittura, disegno digitale, fotografia, video e installazione. Nell’uso sapientemente imbastito di diversi linguaggi Claudia Gambadoro affronta spesso il tema dell’identità, sollecitando la necessità di ognuno di preservare il proprio mondo interiore. I disegni digitali di nina horribilis posseggono, invece, una facilità di lettura solo apparente. L’attenzione al particolare, il segno nero marcato e lineare, gli scenari minimali sono usati per raccontare storie contemporanee di fragilità, d’identità in bilico.

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La fotografa e art designer Rori Palazzo proietta, attraverso un uso sapiente del mezzo fotografico, in scenari onirici. Tagli essenziali, di spiccata ricercatezza compositiva e suggestivo potere evocativo, sono quelli della Palazzo, che danno luogo ad immagini in bianco e nero eleganti e visionarie. I volti, gli studi di figura e i paesaggi rappresentati dall’austriaco Hapé Schreiberhuber, riflettono un’emozionata percezione della realtà, diventando proiezioni di una dimensione interiore. Attraverso l’utilizzo della pittura a bitume che conferisce all’opera un aspetto vissuto, l’artista coglie gli umori, il senso segreto dei volti e dei luoghi incontrati. La collettiva, ad ingresso gratuito, è visitabile dal giovedì al sabato dalle 16.30 alle 20. Per informazioni potete chiamare il numero 331.9327930.

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