ARTE E ARCHITETTURA
La "Desertificazione" di Costa alla Mediterranea
Gaetano Costa evidenzia con le sue opere l’enorme dolore della condizione degli italiani, otto tavole sulle quali viene scolpita la sofferenza umana
Una mostra il cui contenuto è grottesco, in cui emerge l'analisi della società italiana dopo 20 anni di transizioni: è straziante la condizione degli italiani che ne viene fuori, un costante deperimento dei valori umani. Questo ed altro nella mostra di Gaetano Costa "Desertificazione", che rimarrà aperta fino a domenica 27 marzo alla Galleria Mediterranea (via Mariano D’Amelio 12, Palermo). In "Desertificazione" si vede la decadenza, la putrefazione, la dissoluzione, e il disfacimento che il sistema ha creato in Italia. Non vi sono alibi per nessuno, le nostre colpe hanno inciso, incidono ed incideranno per parecchio tempo nella società italiana.
Questa pittura materica, forte, decisa, è un forte grido di dolore di fronte a questa realtà nella quale siamo costretti a vivere a causa di una costellazione di potere assolutamente deleteria. Il berlusconismo fallisce e desertifica la vita degli Italiani. Gaetano Costa evidenzia attraverso le sue opere l’enorme dolore di questo lungo periodo storico: i neri, i rossi, le plastiche, i colori, la rabbia, la protesta, si dispiegano in otto tavole sulle quali viene scolpita la sofferenza umana. Una società aggressiva e violenta, che calpesta e non rispetta nulla, che sopporta le culture in nero. La mostra, ad ingresso gratuito, sarà visitabile tutti i giorni dalle 11 alle 12.30 e dalle 17.30 alle 19.30. Per ulteriori informazioni potete chiamare il numero 091.8431857.
Questa pittura materica, forte, decisa, è un forte grido di dolore di fronte a questa realtà nella quale siamo costretti a vivere a causa di una costellazione di potere assolutamente deleteria. Il berlusconismo fallisce e desertifica la vita degli Italiani. Gaetano Costa evidenzia attraverso le sue opere l’enorme dolore di questo lungo periodo storico: i neri, i rossi, le plastiche, i colori, la rabbia, la protesta, si dispiegano in otto tavole sulle quali viene scolpita la sofferenza umana. Una società aggressiva e violenta, che calpesta e non rispetta nulla, che sopporta le culture in nero. La mostra, ad ingresso gratuito, sarà visitabile tutti i giorni dalle 11 alle 12.30 e dalle 17.30 alle 19.30. Per ulteriori informazioni potete chiamare il numero 091.8431857.
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12.653 di Redazione










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