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Bonus 200 euro anche agli autonomi, ma non alle partite IVA: quello che c'è da sapere

La misura una tantum, disposta dal decreto Aiuti, è destinata a un'amplia platea di lavoratori ma ne esclude, almeno per il momento, una grossa fetta. Vi spieghiamo perché

Balarm
La redazione
  • 5 luglio 2022

Dopo la pubblicazione della circolare Inps (n. 73 del 24 giugno 2022) è scattata la corsa per la presentazione della domanda per ricevere il bonus una tantum di 200 euro, disposto dal decreto Aiuti e destinato ai lavoratori che nel 2021 hanno guadagnato meno di 35 mila euro.

Una misura presa per provare a contrastare il peso sulle famiglie del caro benzina e dell'inflazione, che spetta a un'amplia platea di lavoratori (più di 30 milioni) ma che esclude - almeno per il momento - una grossa fetta di persone.

Parliamo degli autonomi con partite Iva, per i quali non solo non è stato ancora disposto il decreto attuativo interminestariale ma addirittura non è stato neppure confermato l'importo dell'indennità.

Insomma, non si sa se e quando questi 200 euro arriveranno, nè tanto meno se saranno davvero 200 euro o meno.

Il danno oltre la beffa che, tra l'altro, non risulta nemmeno così evidente se si va a consultare il sito dell'Inps.
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Soltanto dopo aver effettuato l'accesso con Spid ed essere entrato nella casella "autonomi" ci si accorge, infatti, (e solo se si legge attentamente) che qualcosa non va.

Ad aver diritto al bonus 200 euro, attualmente, sono sì i lavoratori autonomi, ma solo quelli privi partita Iva, iscritti all’INPS oppure agli enti privati di categoria.

Per gli imprenditori individuali e professionisti con partita IVA iscritti alla gestione separata o agli ordini, invece, non ci sono ancora le regole applicative, né i requisiti. Tutto è rimandato a un decreto attuativo interministeriale (Lavoro ed Economia) e probabilmente se ne parlerà ad ottobre 2021.

Per chi rientra tra i lavoratori a cui spetta l'indennità, sono già attive le procedure per la compilazione della domanda che sono differenti in base alla categoria a cui si appartiene.

A CHI SPETTA IL BONUS 200 EURO
Possono presentare la domanda:
- i titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa, iscritti alla Gestione separata e con un contratto attivo alla data del 18 maggio 2022 e reddito non superiore a 35.000 euro per il 2021
- i lavoratori stagionali, a tempo determinato e intermittenti con 50 giornate di lavoro effettivo nel 2021, da cui deriva un reddito non superiore a 35.000 euro
- gli iscritti al Fondo Pensione Lavoratori dello Spettacolo con 50 contributi giornalieri nel 2021, da cui deriva un reddito non superiore a 35.000 euro;
- gli autonomi occasionali privi di partita IVA, non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, già titolari nel 2021 di contratti disciplinati dall’articolo 2222 del Codice Civile, iscritti alla Gestione Separata alla data del 18 maggio 2022, che abbiano versato almeno un contributo mensile nel corso del 2021;
- gli incaricati di vendite a domicilio, titolari di partita IVA attiva e iscritti alla Gestione Separata alla data del 18 maggio 2022, che possano far valere per il 2021 un reddito superiore a 5.000 euro derivante da tale attività.

Per queste categorie il termine di presentazione delle domande è entro il 31 ottobre 2022.

- i lavoratori domestici assicurati presso la Gestione dei lavoratori domestici dell’INPS, con almeno un rapporto attivo alla data del 18 maggio 2022, un reddito 2021 non superiore a 35.000 euro e non devono essere titolari – al momento della presentazione della domanda – di altra attività di lavoro dipendente o di pensione.

I lavoratori domestici dovranno presentare una domanda entro il 30 settembre 2022.

- beneficiari del reddito di cittadinanza

Per loro si provvederà a stanziare la somma maggiorando la rata di luglio, qualora i membri del nucleo non abbiano già beneficiato dello stesso contributo in quanto appartenenti alle altre categorie destinatarie del bonus.

CALENDARIO DEI PAGAMENTI
A luglio 2022 sarà liquidata la prestazione ai lavoratori dipendenti, ai nuclei beneficiari di RdC, ai domestici, ai titolari di uno o più trattamenti pensionistici a carico di qualsiasi forma previdenziale obbligatoria, di pensione o assegno sociale, di pensione o assegno per invalidi civili, ciechi e sordomuti, nonché di trattamenti di accompagnamento alla pensione.

A ottobre 2022 la stessa verrà erogata ai titolari di NASpI , DIS-COLL, alla platea dei beneficiari di disoccupazione agricola 2021 e dei già beneficiari delle ex indennità Covid 2021 e ai lavoratori appartenenti alle categorie chiamate a presentare domanda.
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