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Da Menfi alle serie tv (dopo tre figli): Giusy Buscemi è la "sbirra della porta accanto"

Solare, intraprendente e siciliana. L'attrice menfitana che veste i panni della protagonista di "Vanina - Un vicequestore a Catania" si racconta in un'intervista esclusiva.

  • 10 aprile 2024

«Sono quello che vedi: fumo come un camino mangio come un maiale e bevo con un cammello».

Trasferita a Catania da Palermo per dimenticare il suo passato, la protagonista della nuova serie poliziesca targata Mediaset - in onda ogni mercoledì in prima serata su Canale 5 - è una detective testarda, determinata e scontrosa.

A Giusy Buscemi, che ne interpreta il ruolo, piace definirla la sbirra della porta accanto. «Vanina è una ragazza che scappa da sé stessa - spiega in un'intervista esclusiva a Balarm, che potete guardare qui - e da un passato doloroso, ma è anche una ragazza che ha voglia di vivere la leggerezza della sua giovinezza, aiutata dagli amici».

Dal 27 marzo stiamo imparando a conoscerla ma c'è chi l'ha già definita "l'anti-Montalbano". ​​​​​«Una cosa che mi piace tantissimo di Vanina è la sua ironia - continua Giusy Buscemi - il suo modo di sdrammatizzare anche le situazioni più assurde. Una cosa che invece non mi piace è la sua insonnia. Probabilmente perché io dormirei ovunque a qualsiasi ora e dappertutto».
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Per interpretarla, l'ex reginetta ha dovuto imparare a fumare - grazie a delle sigarette aromatizzate senza nicotina - e a rispolverare il suo siciliano.

«Per l'accento, ho riscoperto il siciliano che usavo con i miei nonni - racconta - che da quattro anni non ci sono più. È stato divertente ascoltare vecchi audio e video in cui parlavo con loro.

I genitori di papà erano contadini e ogni volta al telefono passavo di colpo dall'italiano al siciliano urlato, perché erano un po' sordi. È stato bellissimo riprendere questo linguaggio, anche se lo abbiamo adattato per renderlo comprensibile in tutta Italia».

Solare, intraprendente e siciliana. Conosciuta da molti amanti delle fiction RAI per il ruolo di Teresa Iorio ne Il Paradiso delle Signore e nel cast di Un passo dal cielo 6, abbiamo imparato a conoscere anche Giusy Buscemi, l'attrice menfitana che veste i panni di Vanina Guarrasi.

Dal 2012, anno in cui è stata eletta Miss Italia, ne ha fatta di strada, diretta dal suo carattere e dalla sua apertura alle occasioni della vita, non avendo fin da subito chiaro che il suo futuro fosse nel mondo del cinema.

«Di certo da bambina non sognavo di fare l'attrice - racconta - i miei desideri cambiavano continuamente: volevo fare la dottoressa, la pediatra. Ricordo di un pranzo a tavola in cui dicevo ai miei genitori "Da grande vorrò fare qualcosa di grande" non sapevo cosa significasse in quel momento, ma sentivo che ero chiamata a fare grandi cose».

Una vita tra la campagna siciliana e il set, oggi l'ex reginetta di grandi cose ne ha fatte veramente. Una fra tante coniugare la sua carriera da attrice e modella con ben tre gravidanze: «Come riesco ad essere mamma e attrice? Facendo entrambe le cose male», ci scherza su.

«Non aspirando alla perfezione - ci tiene a precisare - con una grandissima collaborazione da parte dei nonni e di mio marito, perché le cose si fanno insieme e soprattutto organizzandosi ogni 24 ore.

È impossibile fare programmi perché questo è un mestiere che cambia continuamente, è fatto di mesi di attesa in cui posso dedicarmi ai figli, a mio marito con più tempo e momenti in cui bisogna avere pazienza».

Il suo luogo del cuore è la campagna di Menfi, a cui lega i ricordi d'infanzia più belli. «Menfi è il paese in cui sono cresciuta fino ai miei 19 anni e dove ho vissuto - racconta Buscemi - Lì ho tutti i miei ricordi più belli, legati alle vendemmie con i miei cugini, con tutti i Buscemi, la raccolta delle olive, degli asparagi, dei meloni.

Sono molto legata al mio paese e alla terra in generale: mio padre è un coltivatore e io sono cresciuta tra le vigne e sui terreni, sono parte di me».

Dal piccolo paesino di Menfi alla capitale il cambiamento è stato sostanziale ma Giusy Buscemi è riuscita a integrare bene le diverse realtà, prendendo casa vicino a un parco verde e mantenendo vivo il desiderio di tornare nell'Isola.

«Crescere in un piccolo paese ti forma il carattere in maniera particolare e ti dona valori che ti porti dentro ovunque vai. Parlo della determinazione e della voglia di conquistarti le cose.


Il mio sogno è aprire un agriturismo in Sicilia - confida - credo che il futuro sia la terra e c’è tanto da scoprire nella mia regione».

Di proverbi siciliani ne ricorda tantissimi, ma ce n'è uno in particolare che l'attrice ama ripetere: li guai di la pignata li sapi la cucchiara che l'arrimina.

«Mi divertivo un sacco con i nonni paterni - spiega - chiedevo loro i proverbi e li appuntavo. Questo proverbio in particolare mi fa sorridere pensando a mia nonna Pina. Letteralmente significa "i guai della pentola li sa il cucchiaio che li mescola", per dire che le cose della propria famiglia le sa chi ci sta dentro. So cosa significa in siciliano, ma non lo saprei tradurre meglio in italiano».
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