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Era rivestito in legno, ti sentivi a Berlino ma eri a Palermo: chi si ricorda il "Treffpunkt"

Un vero e proprio "punto di incontro". Qui potevi anche mangiare gli gnocchi a notte fonda dopo la discoteca. Una birreria che ha lasciato il segno in città

Valentina Frinchi
Freelance in comunicazione e spettacolo
  • 14 novembre 2023

Il Treffpunkt a Palermo (foto da Palermo di una volta)

La birreria di viale Lazio a Palermo, "Treffpunkt" di proprietà Mario Tedeschi un perfetto padrone di casa d'altri tempi, sorgeva in pieni anni '60 accanto a quella che sarà la discoteca "Cyrano" di un decennio dopo.

All'ingresso c'era una vetrina e un corridoio stretto con una scala scendeva verso il basso, per raggiungere la sala da pranzo. Tutto rivestito in legno, soprattutto nelle pareti dove ci stavano appesi degli oggetti che richiamavano le birrerie tedesche.

Stavano appese anche delle teste di cervi imbalsamate o finte che hanno rappresentato quel posto. "Gulash", "patate alla tedesca", "hamburger alla greca", "fonduta" e birra servita nel boccale a forma di stivale.

Un'insalata di patate costava 150 lire! Queste sono alcune tra le tante pietanze che hanno caratterizzato quella birreria all'avanguardia con tanto di folla sul marciapiede di viale Lazio in attesa di potere entrare. E quelle pietanze se provavi a farle a casa difficilmente ti riuscivano allo stesso modo con quel gusto così unico della Germania a Palermo.
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Nei social si leggono ricordi e commenti come quello di Giovanni Giattino «Il piatto Treffpunkt era buonissimo come le uova e bacon in tegamino e la fonduta bourghignon».

Maria Pandolfo si ricorda «tutta la giovinezza passata a ridere seduti a quei tavoli di legno, divorando fondute, insalata primavera e torta di mele con gelato e panna.

E ancora Manlio Petrone «ricordo il pentolino di olio con fiamma sul tavolo per cuocere pezzi di carne con annesse carne di tutti i tipi» e Alessandro Romey commenta: «La birreria era davvero bella e con una cucina spettacolare. A volte il personale se ne usciva con battute poco bavaresi, tipo: "Pinoooo, pigghiati 'sta cumanna!"».

Mara Occhipinti commenta divertita «Mio nonno quando fuggiva da casa per via di una "cucina" troppo leggera, andava a pranzo lì, senza dire dove fosse. Noi però andavamo a colpo sicuro!» Io abitavo di fronte la Birreria e ricordo, qundo ero molto piccola, le fughe a pausa pranzo con i miei genitori tra gnocchi e patate.

Ricordo che stavo con il volto verso l'alto per ammirare quell'ambiente così affascinante e con un velo di mistero.

Un fatto di cronaca ha determinato la chiusura della birreria nel '97 quando una sera, a tarda notte, scoppiò un incendio all'ingresso della "Treffpunkt". Nel locale, c'era il gestore con la famiglia e i camerieri tutti riuniti attorno a un tavolo.

Ha preso fuoco la porta d'ingresso e le fiamme hanno invaso tutta la stanza. Un incendio che ha portato alla rovina di un posto completamente rivestito in legno mai più ricostruito.

Si conclude così una bella storia di Palermo, un'epoca della sua gente, un modo unico di accogliere e deliziare i palati, fare comunità nelle giornate di un tempo circoscritto in un fatto nostalgico presente nei ricordi di un quartiere splendido.

Quanto era bello fare una scappata a pranzo, innumerevoli cene e mangiare gli gnocchi della Birreria a notte fonda dopo la discoteca.
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