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Ha iniziato a studiare canto per gioco a 13 anni: Chiara, talento palermitano dell'opera

L'amore per l'opera nasce da un abbonamento a una stagione lirica al Teatro Massimo di Palermo. Oggi Chiara Fiorani, a 26 anni, è un soprano lirico-leggero

Selene Grimaudo
Giornalista pubblicista e pedagogista
  • 7 giugno 2023

Chiara Fiorani

Nasce da un abbonamento ad una stagione lirica del Teatro Massimo di Palermo, l'amore per l'opera di Chiara Fiorani e dopo anni lei approda nella tournée di Flauto Magico del progetto OperaDomani per AsLico dove interpreta la Regina della notte.

In ogni caso andiamo per gradi, Chiara Fiorani ha 26 anni, è un soprano lirico-leggero di coloratura palermitano, ha partecipato a molti concorsi ed ha vinto innumerevoli premi, ma ha iniziato a studiare canto, per gioco, all’età di 13 anni in una scuola di musica di Termini Imerese. Cantava musica pop e poi si è cimentata, con tenacia, nell'approfondire la tecnica.

Mentre esplorava le possibilità della voce umana, ha cominciato a sentire l’esigenza di “andare oltre” e così il suo maestro di allora l'ha messa in contatto con l’universo dell’opera, di cui non sapeva assolutamente nulla.

«Quando frequentavo il quarto anno di liceo – racconta Chiara - ho acquistato il mio primo abbonamento alla stagione lirica del Teatro Massimo, da quel momento mi sono innamorata del mondo dell’opera e ho capito che mi sarebbe tanto piaciuto farne parte un giorno.
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Avevo anche altri sogni e tanti altri interessi, come ad esempio la medicina e le lingue, ma con la musica è stato un colpo di fulmine. Dopo il liceo provare l’esame d’ammissione in Conservatorio e il canto è stato naturale ed è diventato il suo percorso di studi. Non è stato facile, soprattutto all’inizio.

Nella mia famiglia - prosegue Chiara - non ci sono musicisti, ho dovuto cominciare tutto da zero, ma la motivazione non mi mancava e sono sempre stata una grande studiosa. Dal 2018 ho iniziato a perfezionarmi con i soprani Maria Argento e Desiree Rancatore, alle quali devo molto e che mi hanno insegnato tanto e che continuano a sostenermi lungo il mio percorso».

È molto importante, per lei, confrontarsi con grandi artisti che possano trasmettere il proprio sapere frutto di anni e anni di carriera e di palcoscenico e pensa che apprendere "dai grandi" contribuisca tantissimo alla sua formazione di artista a tutto tondo. Il suo sogno è fare la cantante.

«Vorrei riuscire a vivere di questo bellissimo mestiere - continua- girare il mondo, incontrare sempre persone nuove ed interessanti dalle quali trarre arricchimento sia da un punto di vista personale che professionale e trovare sempre nuovi modi di esprimere me stessa attraverso il mio canto.

È un lavoro in cui tutto è sempre nuovo e proprio per questo lo amo così tanto, non ci si annoia mai. Ovviamente, non è sempre tutto rose e fiori. Ci sono alti e bassi, ci si mette continuamente in discussione».

Cercare di essere continuamente la versione migliore di se stessi può essere stimolante, ma Chiara sa che il perfezionismo può diventare diventare un’ossessione, complice anche la continua competizione e i giudizi a cui sempre si sente sottoposta.

Questo mestiere tiene sempre sotto pressione: «Ci vogliono nervi saldi. Soprattutto - afferma - in questa fase, in cui un’artista cerca di emergere e far conoscere il proprio nome ci si può sentire sopraffatti. Il segreto è sempre prendere tutto con leggerezza e non fissarsi troppo sulle cose e ricordarsi che i traguardi arrivano con pazienza e perseveranza».

Da siciliana si sente un po' penalizzata, poi le difficoltà non possono che aumentare, secondo lei. La questione degli spostamenti non è da sottovalutare, sia in termini economici che di tempo speso nei viaggi. Negli ultimi due anni ha passato molto tempo in viaggio, quasi ogni settimana, per fare concorsi, audizioni, lezioni.

«Non ci si ferma mai - dice-. La Sicilia è bellissima, ma bisogna uscirne per confrontarsi con la realtà e per fare nuove esperienze. Attualmente sto prendendo parte alla tournée di Operadomani organizzata dal Teatro sociale di Como. L’opera che mettiamo in scena è il flauto magico di Mozart, io sto interpretando la Regina della notte.

Sono stata chiamata dall’oggi al domani dopo aver partecipato al concorso Aslico a gennaio e da quel momento non mi sono mai fermata. Mi sono trasferita a Milano e da qui abbiamo girato tutto il nord Italia portando in scena il nostro spettacolo.

È stata una bella palestra, soprattutto perchè ho dovuto confrontarmi e perfezionare per molti mesi un ruolo che fa tremare i polsi a tutti i soprani, ma sono contenta di aver accettato questa sfida. Spero di poter cantare ancora questo ruolo in altri teatri." Facendo un bilancio, pensa di essere cresciuta molto artisticamente ed è grata per la possibilità che le è stata data. In tutti questi mesi soltanto una volta ha avuto modo di tornare dalla sua famiglia in Sicilia e solo per pochi giorni.

«Finiremo il 12 giugno con le recite allo Sferisterio di Macerata - conclude Chiara - dopo tornerò in Sicilia per affrontare una bellissima produzione presso il luglio musicale Trapanese, dove avró l’onore di eseguire un concerto molto ricercato per soprano di coloratura e orchestra di Glière.

Non vedo l’ora! L’anno scorso ho partecipato e vinto numerosi concorsi internazionali. Sono stati momenti di grande soddisfazione personale. È bello vedere i frutti di tanti anni di studi e sacrifici e ciò mi spinge ad andare sempre avanti».

Chiara, ha in sé freschezza e umiltà nel relazionarsi agli altri e nello stesso tempo un guizzo negli occhi che lascia intravedere un percorso in salita come quello di una stella.

A questa nuova stella auguriamo di splendere, sempre di più, per fare brillare la nostra Sicilia, con la riuscita professionale dei suoi figli.
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