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Il papiro che cresce in Sicilia è ancora un mistero: la riserva che "profuma" di Egitto

Nonostante il clima mite che accomuna questo lembo d'Isola al Nilo, sono poche le testimonianze che restano di questa antica pianta. Il motivo resta un mistero

Federica Puglisi
Giornalista
  • 10 settembre 2022

Il fiume Ciane dove cresce il papiro

Chissà se un tempo Siracusa era una delle città del Mediterraneo in cui si produceva la carta dalla lavorazione del papiro. In pochi probabilmente lo sanno: qui c’è un pezzo di Egitto.

Infatti nella città di Archimede si trovano ancora delle piante di papiro: lungo gli argini del fiume Ciane, all’ingresso della città, si trova un papireto.

Poche le testimonianze che restano in Sicilia e in Europa di questa antica pianta. E tra i pochi esemplari conosciuti c’è appunto quello di Siracusa. Sarà per il clima mite che accomuna questo lembo di Sicilia al Nilo, sarà per le sue antiche testimonianze storiche, resta un mistero.

Di certo la pianta erbacea acquatica, dalla quale si ricava la famosa carta, andrebbe maggiormente tutelata. Secondo alcuni studi sembra che la sua presenza a Siracusa risalga al III secolo a.C. quando arrivarono dall’Egitto alcune piante donate dal faraone Tolomeo II Filadelfio al tiranno Gerone II. Origini dunque antichissime.
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Nel tempo poi la pianta si è preservata grazie alle temperature calde e alla naturale composizione del territorio. E la riserva del fiume Ciane è una meta molto gettonata dagli amanti del turismo naturalistico. Si possono realizzare percorsi alla scoperta di questa zona di grande interesse e della sua ricca vegetazione.

Una piantagione di papiro si trova anche in Ortigia, alla fonte Aretusa. A pochi passi dal centro storico, poi, si trova un museo, nato proprio come luogo di divulgazione e conservazione del papiro, nonché laboratorio di studi.

Si tratta del Museo del papiro, realizzato all’interno dell’ex Convento di Sant’Agostino in via Nizza, che contiene non solo papiri di epoche diverse, tra cui alcuni di epoca faraonica, ma anche stanze dove si svolgono attività didattiche per la lavorazione del papiro.

Il museo, nato dalla grande intuizione dello studioso Corrado Basile e Anna Di Natale nel 1987, si occupa di studiare le origini del papiro, per comprendere se risalga al terzo secolo, come detto, oppure abbia avuto origini più recenti.

E poi si lavora il papiro. Infatti nella struttura museale ancora oggi si può conoscere il processo di lavorazione della pianta per dare origine alle antiche e pregiate pergamene.

E di recente, il sabato in particolare, il museo propone dei laboratori didattici, di manifattura della carta di papiro, rivolto a bambini e ragazzi dai 5 ai 14 anni.

I partecipanti riceveranno un piccolo foglio di carta di papiro e un attestato di partecipazione. Inoltre visitando il museo si possono apprezzare antichi papiri, manufatti in papiro, come corde, stuoie, barche di papiro provenienti dall’Etiopia e dal lago Ciad, un’ampia documentazione storica sulle origini del papiro e sulla fabbricazione della carta.

Per conoscere gli orari di apertura della struttura museale e immergersi in questo viaggio alla scoperta dell’Egitto si può chiamare i seguenti numeri 0931 22100 - 0931 61616.
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