In Sicilia lottò contro il pizzo: addio a Ivan Lo Bello, ex presidente di Confindustria
Addio a Ivan Lo Bello, ex presidente di Confindustria Sicilia che durante la sua vita ha portato avanti la sua rivoluzione antimafia: Palermo piange la sua scomparsa

Ivan Lo Bello
Dopo una grave malattia si è spento a 62 anni Ivan Lo Bello, ex presidente di Confindustria Sicilia che nel corso del suo mandato ha portato avanti la sua rivoluzione antimafia.
Era ricoverato a Catania da qualche settimana per una malattia.
Classe 1963, era uno degli imprenditori più noti del panorama siciliano e nazionale.
Il suo percorso in Confindustria inizia nel 1999 con la presidenza di Confindustria Siracusa, per poi guidare Confindustria Sicilia dal 2006 al 2012.
È stato il primo frontman della riscossa degli imprenditori siciliani contro il racket delle estorsioni e durante la sua brillante carriera ha raggiunto tanti traguardi.
Laureato in Giurisprudenza, era un avvocato e socio dell'azienda fondata dal proprio omonimo nonno, con sede in Siracusa "Lo Bello Fosfovit srl", produttrice di prodotti dietetici per l'infanzia, di cui è stato Presidente e Amministratore.
Nel 1998, a soli 35 anni, è stato nominato consigliere di cmministrazione del Banco di Sicilia.
Quale Presidente di Confindustria Sicilia, nell’agosto 2007 lanciò la sfida ai suoi colleghi: «Fuori dall'associazione chi paga il pizzo».
A seguito di una grave malattia, si è ritirato a vita privata.
A esprimere il cordoglio il sindaco di Siracusa Francesco Italia: «Se n’è andato un uomo di rara intelligenza e dotato di una non comune capacità di leggere la realtà e offrire soluzioni sempre volte alla crescita civile ed economica di Siracusa e della Sicilia.
Le sue idee – prosegue il sindaco Italia – messe in pratica a partire dagli anni ‘90, e dunque in una fase particolarmente complessa della nostra storia, lo hanno portato ricoprire prestigiosi incarichi di livello nazionale.
Sarà ricordato per la sua battaglia, da presidente provinciale e regionale e vice presidente nazionale di Confindustria, contro gli inquinamenti mafiosi dell’economia.
Ma, da uomo colto, è stato anche tra i primi a capire che il futuro di Siracusa non poteva essere solo incentrato sull’industria ma dovevano essere sfruttate le enormi potenzialità offerte dal patrimonio storico-culturale.
Il Mastesplan di Ortigia e l’Ortigia Festival, all’inizio degli anni Duemila, furono il prodotto della sua azione».
«Ti abbiamo visto ideatore e protagonista della lotta al “racket del pizzo” che ti portò addirittura alla necessità di avere la scorta – scrive in una nota di cordoglio Confindustria Siracusa -. Ma nello stesso tempo sei stato creatore di cultura e bellezza, ideatore geniale dell’Ortigia festival.
Il ricordo che tutti i siracusani della nostra generazione, e non solo loro, hanno di te è ancora ben vivo e rimarrà impresso per sempre – commenta Gian Piero Reale -.
Credevi nella forza dell’intelligenza, del sapere e della cultura. Lasci alla tua famiglia e ai tanti amici che negli anni hai avuto e coltivato, la consapevolezza di essere stato un testimone importante di una generazione che ha creduto nella bellezza».
Era ricoverato a Catania da qualche settimana per una malattia.
Classe 1963, era uno degli imprenditori più noti del panorama siciliano e nazionale.
Il suo percorso in Confindustria inizia nel 1999 con la presidenza di Confindustria Siracusa, per poi guidare Confindustria Sicilia dal 2006 al 2012.
È stato il primo frontman della riscossa degli imprenditori siciliani contro il racket delle estorsioni e durante la sua brillante carriera ha raggiunto tanti traguardi.
Laureato in Giurisprudenza, era un avvocato e socio dell'azienda fondata dal proprio omonimo nonno, con sede in Siracusa "Lo Bello Fosfovit srl", produttrice di prodotti dietetici per l'infanzia, di cui è stato Presidente e Amministratore.
Nel 1998, a soli 35 anni, è stato nominato consigliere di cmministrazione del Banco di Sicilia.
Quale Presidente di Confindustria Sicilia, nell’agosto 2007 lanciò la sfida ai suoi colleghi: «Fuori dall'associazione chi paga il pizzo».
A seguito di una grave malattia, si è ritirato a vita privata.
A esprimere il cordoglio il sindaco di Siracusa Francesco Italia: «Se n’è andato un uomo di rara intelligenza e dotato di una non comune capacità di leggere la realtà e offrire soluzioni sempre volte alla crescita civile ed economica di Siracusa e della Sicilia.
Le sue idee – prosegue il sindaco Italia – messe in pratica a partire dagli anni ‘90, e dunque in una fase particolarmente complessa della nostra storia, lo hanno portato ricoprire prestigiosi incarichi di livello nazionale.
Sarà ricordato per la sua battaglia, da presidente provinciale e regionale e vice presidente nazionale di Confindustria, contro gli inquinamenti mafiosi dell’economia.
Ma, da uomo colto, è stato anche tra i primi a capire che il futuro di Siracusa non poteva essere solo incentrato sull’industria ma dovevano essere sfruttate le enormi potenzialità offerte dal patrimonio storico-culturale.
Il Mastesplan di Ortigia e l’Ortigia Festival, all’inizio degli anni Duemila, furono il prodotto della sua azione».
«Ti abbiamo visto ideatore e protagonista della lotta al “racket del pizzo” che ti portò addirittura alla necessità di avere la scorta – scrive in una nota di cordoglio Confindustria Siracusa -. Ma nello stesso tempo sei stato creatore di cultura e bellezza, ideatore geniale dell’Ortigia festival.
Il ricordo che tutti i siracusani della nostra generazione, e non solo loro, hanno di te è ancora ben vivo e rimarrà impresso per sempre – commenta Gian Piero Reale -.
Credevi nella forza dell’intelligenza, del sapere e della cultura. Lasci alla tua famiglia e ai tanti amici che negli anni hai avuto e coltivato, la consapevolezza di essere stato un testimone importante di una generazione che ha creduto nella bellezza».
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