CURIOSITÀ

HomeNewsTurismoCuriosità

L'Etna "svetta" fino al Sol Levante: il vulcano lascia a bocca aperta anche i giapponesi

Il vulcano siciliano è stato ripreso in un documentario della prestigiosa serie televisiva “The World Heritage”, trasmissione dedicata ai siti Patrimonio dell'Umanità

Balarm
La redazione
  • 25 ottobre 2022

L'Etna in un frame del documentario giapponese

L'Etna arriva fino in Giappone. Il vulcano siciliano è infatti oggetto di un documentario sulla prestigiosa serie “The World Heritage” (“Sekai Isan”) in onda sulla rete televisiva nipponica Tbs (Tokyo Broadcasting System). Una trasmissione di grande rilievo, realizzata in collaborazione con l'Unesco e dedicata ai siti dichiarati patrimonio mondiale dell'Umanità.

Un grande lustro insomma per l'Etna, che vanta il titolo di vulcano attivo più alto d'Europa. La tv giapponese presenta un video-documentario di trenta minuti di immagini con riprese che esaltano la maestosità e le variegate risorse del vulcano e abbracciano tutto il comprensorio sino al mare e alla città di Catania.

L'audiovisivo, sostenuto dalla Productions Way, è disponibile su youtube con un trailer di presentazione che offre un rapido susseguirsi di colate laviche, lapilli, grotte, stalattiti, canyon percorsi dalla storica “littorina”, il treno della circumetnea (qui il link per vederlo).

Le riprese, dirette dal regista Haruki Enatsu, sono state realizzate nel capoluogo etneo con la collaborazione della Catania Film Commission del Comune che ha supportato la troupe di cinque persone composta, oltre che dal regista, da due coordinatori locali di produzione, un cameraman e un operatore per il drone che ha catturato suggestive immagini dall'alto.

I riflettori a Catania città sono stati puntati in particolare sulla peculiarità di edifici e opere in pietra lavica tra piazza Duomo, via Garibaldi, via Etnea.
Se ti è piaciuto questo articolo, continua a seguirci...
Iscriviti alla newsletter
Cliccando su "Iscriviti" confermo di aver preso visione dell'informativa sul trattamento dei dati.
...e condividi questo articolo sui tuoi social:

GLI ARTICOLI PIÙ LETTI