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"Le uniche in Italia a non essere collegate": una nuova ferrovia tra Agrigento e Trapani

L'appello del "Comitato per la Ferrovia Agrigento–Trapani" che ha inviato in una lettera diretta al ministero delle Infrastrutture e alla Regione Siciliana. Ecco cosa viene richiesto

Balarm
La redazione
  • 1 marzo 2021

foto Trenitalia

Costruire una nuova e moderna linea ferroviaria tra Agrigento e Trapani, inserendo il progetto all'interno del Piano Nazionale di Rinascita e Resilienza e utilizzando i fondi del Recovery Plan.

È questo in sintesi ciò che viene richiesto dal "Comitato per la Ferrovia Agrigento–Trapani" che ha inviato una lettera diretta al ministero delle Infrastrutture e alla Regione Siciliana, a cui hanno aderito sindaci e diverse associazioni locali.

«Le province di Agrigento e Trapani sono le uniche due in Italia a non essere collegate tra loro dalla rete ferroviaria - scrive il Comitato -. Fino al 1985 era attiva una linea a scartamento ridotto che congiungeva i due centri, che fu sospesa con la promessa, da parte degli enti preposti, della sua trasformazione a scartamento normale».

Ricostruzione, purtroppo, mai realizzata.

Comitato, sindaci e associazioni chiedono, nello specifico, la realizzazione di una nuova linea ferroviaria che colleghi i centri di Agrigento, Realmonte/Siculiana, Montallegro/Cattolica, Ribera, Sciacca e Menfi con Castelvetrano e quindi la città di Trapani.
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Tra i firmatari, anche i sindaci di Agrigento, Francesco Miccichè, di Sciacca, Francesca Valenti, di Ribera, Matteo Ruvolo, di Menfi, Marilena Mauceri, di Realmonte, Sabrina Lattuca, di Siculiana, Giuseppe Zambito, e il vicesindaco di Montallegro Salvatore Iatì.

L'obiettivo è quello di compiere «un percorso costiero e riutilizzando, laddove possibile, porzioni di infrastrutture ferroviarie esistenti - si legge nella lettera - in particolar modo le gallerie, al fine di ridurre i costi dell’opera e recuperare opere d’arte oggi abbandonate al degrado».

«Considerato inoltre che le ultime direttive europee in tema di trasporti indicano che entro il 2030, il 30% del trasporto su gomma dove passare su rotaia - aggiungono - la Sicilia ed in particolare le province di Agrigento e Trapani non possono perdere questa occasione di sviluppo economico e turistico».

«Le associazioni chiedono - si legge ancora nella lettera - alle Deputazioni agrigentina e trapanese di farsi interpreti della richiesta proveniente dal territorio e promuovere tutte le azioni necessarie per il suo accoglimento».
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