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Ma che, ancora esiste la scomunica? Sì, succede al prete di Palermo perché "eretico"

Scomunica ed eresia: parole che molti di noi hanno letto l'ultima volta sul libro di storia medievale a scuola. Che è successo? La storia di Don Minutella in pochi punti

Balarm
La redazione
  • 14 novembre 2018

L'eretico più famoso di tutti: Giordano Bruno (statua a Campo de Fiori, Roma)

La scomunica è una pena canonica usata nelle Chiese cristiane che implica l'esclusione dalla comunità per aver commesso "gravi e ostinate" infrazioni alla morale o alla dottrina riconosciuta.

Eresia è una parola che indica una dottrina, filosofia o teologica, considerata come deviante da un movimento religioso e fuori dalla religione viene usata per indicare un'opinione (politica, scientifica o artistica) in disaccordo con quelle generalmente accettate.

Ma andiamo ai giorni nostri: un prete di Palermo, don Alessandro Minutella, è stato scomunicato dall'arcivescovo Corrado Lorefice in quanto eretico anzi, il decreto recita "per eresia e scisma".

Oltre ad attaccare alcune posizioni del Papa (scisma) Minutella ha affermato di essere in contatto con la Madonna (eresia).

Da tempo era tenuto sotto osservazione: Lorefice lo aveva richiamato al silenzio e lo aveva allontanato, temporaneamente, dalla chiesa ma don Alessandro ha riunito i suoi fedeli ugualmente.
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Una folla di fedeli ha infatti seguito l'ex sacerdote perché continuasse a divulgare il Verbo e a esercitare la funzione: di fatto ha creato una nuova comunità.

La lite sui social: la scorsa primavera la polemica con Lorefice è stata causata da contrasti sulla pastorale ma soprattutto dalle affermazioni - diffuse anche sui social network - di Minutella che diceva di essere in contatto con la Vergine Maria.

II vescovo lo ha invitato a lasciare la parrocchia di Romagnolo per un periodo di riposo ma don Minutella ha invece invitato i suoi fedeli a una messa in diretta Facebook.

Una presa di posizione che lo stesso Minutella riteneva un gesto forte: «Questa celebrazione - aveva detto - entrerà nella storia perché non ho obbedito».

E ancora: «Io andrò avanti non chinerò il capo. Corrado (Lorefice, il vescovo) col tuo decreto hai compiuto la profanazione di tante anime che per te non esistono. Il decreto è solo un insieme di falsità: devo lasciare la parrocchia? Ci incontreremo in un luogo clandestino, ma preceduti dal soffio dello spirito santo».

Nella chiesa di San Giovanni Bosco a Romagnolo al posto di don Minutella è stato nominato don Pippo Russo.
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