Anche il Genoa affonda al Barbera: la festa è vicina!
Quarantesima giornata, 1 maggio 2004, Palermo-Genoa 3-1
Il Palermo ha vinto ancora, ha sconfitto il Genoa per 3-1, giocando una grande partita e facendo un altro grande passo verso l’obiettivo finale. La gente, i tifosi, forse hanno ancora qualche difficoltà a credere che tutto questo stia succedendo davvero; la squadra costruita dal patron Zamparini è fortissima: lotta, corre, suda, da spettacolo, segna, vince e ha conquistato i cuori di tutti… anche di chi non era mai stato un grande appassionato di calcio. Sabato 1 maggio scorso, dunque, si sono giocate le partite relative alla quarantesima giornata del campionato di Serie B: allo stadio Renzo Barbera, il Palermo ha affrontato il Genoa di De Canio e, pur essendo il Primo maggio, nessuno ha voluto rinunciare a stare vicino ai propri beniamini: la tradizionale scampagnata “fuori porta” che solitamente impegna la quasi totalità dei palermitani ha avuto un epilogo fuori dal comune. Messi da parte i barbecue,infatti, il popolo rosanero si è affrettato a riempire gli spalti tributando applausi e incitando la squadra come poche tifoserie, in Italia, riescono a fare. E i 30.000 presenti, alla fine, sono stati premiati.
La formazione ligure non era un avversario semplice; la sconfitta casalinga ad opera del Treviso, è servita a tutto l’ambiente per capire che ogni avversario va temuto e rispettato e la squadra rossoblu, seppur in una posizione di classifica non esaltante, è di quelle che hanno la possibilità di giocare un buon calcio, con buone individualità e un ottimo allenatore. Ma questa volta non c’è stata storia: il Palermo, infatti, è partito alla grande sfiorando sin dalle prime battute di gioco il gol e realizzando la prima rete dopo soli 5 minuti di gioco. Descrivere il gol dell’1-0 significa ripetere ancora una volta la stessa, identica frase; calcio di punizione battuto da Corini e colpo di testa in corsa di Luca Toni: il pallone rimbalza sul terreno di gioco e si insacca nell’angolo alto alla destra di Scarpi. L’intesa tra i due “giganti” rosanero è di quelle che sfiorano la magia. Il Palermo, dunque, si trova subito in vantaggio ma non placa la sua voglia di vincere: tutta la squadra sembra essere quasi pervasa da una sorta di trance agonistica che li porta più volte a sfiorare il raddoppio e non consente al Genoa di riorganizzarsi per tentare di riequilibrare le sorti dell’incontro. E così, allo scadere dei primi 45 minuti di gioco, arriva il colpo del K.O.; l’azione è da manuale: Antonio Filippini lancia sul filo del fuorigioco Gasbarroni che si invola sulla fascia destra mettendo al centro dell’area un pallone che Emanuele Filippini è bravo a spingere in rete con il piatto sinistro. Tutto perfetto.
La ripresa comincia e la squadra rosanero non ne vuole sapere di concedersi pause: il Genoa è costretto a sbilanciarsi e i ragazzi di Guidolin sono abilissimi a sfruttare gli spazi in contropiede. E quello che succede quando il bomber Toni spazza l’area di rigore respingendo di testa un pallone proveniente dal calcio d’angolo, imposta l’azione dando palla a Gasbarroni che serve subito in profondità Mutarelli; l’ex Genoano tira al volo, Scarpi respinge e Luca Toni è là, pronto a ribadire in rete il suo 25° gol stagionale. E’ 3-0 e allo stadio si scatena la festa; canti, cori e bandiere che sventolano. Nel frattempo il Genoa riesce a segnare il gol del 3-1 grazie ad un bel tiro dal limite di Milito, ma il risultato non è in dubbio: il Palermo potrebbe segnare altri gol ma, alla fine, non importa; la vittoria è arrivata e la festa in città continua, anche se ancora si dovrà soffrire. Sempre di meno, però: il conto alla rovescia, infatti, è arrivato a -6.
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