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Attori e nuovi spazi a Palermo, perché polemizzare?

Balarm
La redazione
  • 26 settembre 2005

Esultiamo nell’apprendere dai quotidiani del 25 c.m. che finalmente il Comune di Palermo ha scelto di dotare la Città di un nuovo spazio per gli artisti palermitani e non solo: la Chiesa ristrutturata di Montevergini. La gioia è ancora più grande perché il Teatro Libero, dopo trent’anni di attività ed aver a proprie spese, inventato e puntellato una struttura fatiscente dell’Università (Vicolo Sant’Uffizio), si è dovuto inventare, ancora una volta, una propria “casa” per sopravvivere, l’attuale sede di Piazza Marina, di cui paga ancora i debiti. A tutt’oggi Teatro Libero, dopo aver iniziato la 38° stagione, non ha un sostegno finanziario per il 2005 da parte del Comune di Palermo, se non una bozza di delibera di 100.000 euro dell’Assossorato alla Cultura, bloccata ad agosto, per assenza di fondi. Perché allora fare polemica? Perché un'artista come Davide Enia, in conferenza stampa di presentazione del "PalermoTeatroFestival", come riporta Laura Nobile su La Repubblica (cronaca di Palermo), che finalmente può disporre insieme agli organizzatori di un nuovo spazio e di un finanziamento sicuro (ben 650.000 euro per tutto il progetto) esprime una tale rabbia verso il Teatro Libero, che invece ha sempre dato visibilità, come è noto, a moltissimi artisti, compreso molti di quelli che oggi sono annunciati nel programma del festival? Con questi artisti speriamo di incontrarci per progetti sinergici quando da entrambi se ne avvertirà la necessità artistica.

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Chi leggerà il programma della stagione 05-06 del Teatro Libero avrà modo di constatare quanti e quali energie professionali locali, attori, tecnici, danzatori giovani e meno giovani lavoreranno con noi. E’ così che, attraverso la sinergia di tanti artisti, cittadini del mondo, il Teatro Libero potrà vantare la propria identità, con la quarantennale serietà professionale che le è propria, e con il sostegno di un pubblico sempre più numeroso. E della nostra “vocazione” internazionale non fatecene un torto. Da sempre, non per moda, abbiamo cercato un confronto internazionale con artisti con i quali abbiamo affinità progettuali ed artistiche. Allora non posso che augurare a quanti hanno voluto il progetto del festival della Chiesa di Montevergini un buon lavoro.

Beno Mazzone
Direttore Teatro Libero-Stabile d’Innovazione della Sicilia

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