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Festival di Gratteri: chiude il “Cum Iubilo”

Il coro “Cum Iubilo” propone un repertorio corale di musica sacra di varie epoche, dal canto gregoriano fino alle moderne espressioni vocali

  • 24 settembre 2009

La 3° edizione del Festival di musica antica di Gratteri saluta il proprio pubblico con l’ultimo appuntamento in programma per quest’anno. Sabato 26 settembre infatti, alle 21 e con ingresso gratuito, all’interno della chiesa Matrice Nuova, il coro "Cum Iubilo" si esibirà in uno dei suoi suggestivi concerti di musica sacra dove storia e modernità si incontrano per un unico scopo: la diffusione di questo tipo di repertorio. Il coro proporrà infatti alcuni pezzi accuratamente scelti tra le moltissime partiture facenti parte di questa vastissima raccolta che, nei tantissimi secoli che ci separano dalla sua nascita, si è arricchita sempre di più. Sarà un excursus, dalle origini ai giorni nostri, e verrà diviso, per meglio capire le diverse espressioni ed evoluzioni di tali pratiche, in due parti.

La prima parte sarà dedicata alle origini con l’esecuzione di alcuni canti gregoriani (il "Cantate Domino", il "Gaudens gaudebo" e il "Christus factus est") del periodo medievale e ad alcuni canti del repertorio polifonico sviluppatosi nei periodi a cavallo tra il 1500 e il 1600 ovvero il mottetto sacro “Doctor bonus” del compositore spagnolo Tomàs Luis de Victoria, il “Cantate Domino” del compositore tedesco Hans Leo Hassler e il “Miserere mei, Deus” dell’italiano Gregorio Allegri. La seconda parte del concerto sarà dedicata invece alle musiche di alcuni compositori vissuti tra l’800 e il 900 e a moderne composizioni di un periodo a noi più contemporaneo. Si partirà quindi con “Abendlied”, una composizione del musicista Josef Gabriel Rheinberger, si proseguirà con il brano “Ubi Caritas” del francese Maurice Duruflè e la composizione “Set me as a seal upon thine heart” del compositore inglese William Walton. Tra le opere invece di autori contemporanei troviamo “O Magnum Mysterium” dell’americano Morten Lauridsen, l’Ave Maria di Javier Busto, compositore spagnolo, e “Tenebrae Factae sunt” del compositore palermitano Giovanni Scalici con la quale si concluderà il concerto. Quest’ultimo oltre a ricoprire l’ importante ruolo di direttore artistico e maestro del coro ne è anche il fondatore.

È infatti dal 1998, anno della sua formazione, che il "Cum Iubilo" è presente nel panorama musicale siciliano essendosi esibito in varie stagioni concertistiche, rassegne e manifestazioni religiose riscuotendo grandissimi consensi e vincendo inoltre diversi premi in svariati concorsi promossi nella nostra isola, tra cui il premio “A.R.S Cori” vinto nel 2003 a Porto Empedocle come miglior coro siciliano partecipante. Nel 2007 ha proposto, in prima esecuzione moderna, alcuni canti gregoriani inediti trascritti dai codici dell’Archivio Storico Diocesano di Palermo. Per maggiori informazioni potete visitare il sito www.associazionemusicamente.com

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