TEATRO
Il processo dei processi a Palermo
“Un processo credibile per fatti incredibili, il primo processo della storia per i delitti contro la pace”, così il processo di Norimberga viene definito da uno dei quattro pubblici ministeri, l’americano Robert Jakson (gli altri erano il russo Roman Rudenko, David Maxwell-Fyfe per il Regno Unito e François De Monthon per la Francia), processo rievocato a Palermo il 19 novembre alle ore 16 presso l’aula bunker del carcere Ucciardone, dalla rappresentazione teatrale ”Norimberga, dagli atti del processo” di Lucia Nardi e Annalisa Scafi, da un’idea di Luigi Di Majo che ne ha curato anche la regia, prodotto dalla Compagnia Piera Degli Esposti, spettacolo realizzato in occasione del 60° anniversario dello storico processo che, per la cronaca, iniziò appunto il 20 novembre 1945 per poi concludersi il 1° ottobre del 1946, dopo ben 218 giorni di udienze, processo che fece conoscere al mondo l'enormità dei crimini commessi dai nazisti. Inusitato il luogo e inconsueti gli attori, tutti avvocati che per l’occasione recitano un ruolo diverso dal solito e in uno spazio altro che non il foro. E se per l’anteprima nazionale, in verità, sempre di un’aula per processi si è trattato, quindi consono alla particolare compagine di attori, grazie all’impegno dell’Associazione nazionale magistrati sezione di Palermo che ha promosso l’iniziativa nel capoluogo siciliano insieme con l’Istituto Gramsci siciliano e con l’Università, non sarà così per la prima ufficiale che invece avrà luogo il prossimo 18 dicembre a Roma, presso l’Auditorium Parco della musica. La suggestione del luogo, già di suo pregno di tanto, la dovuta severità della messa in scena essenziale nel suo rigore, austera e con fin troppa veridicità nella ricostruzione delle fasi processuali, la bravura degli attori (e lo ricordiamo, non professionisti) fra i quali meritano un sincero plauso gli interpreti dello spietato Goering (luogotenente di Hitler, Comandante in capo della Luftwaffe e Plenipotenziario al Piano Quadriennale) e del dolente Speer (architetto del reich e Ministro degli armamenti), il ritmo sostenuto e talvolta persino accalorato del processo, tutto questo riempie di significato una rievocazione che ha il merito di essere soprattutto un evento di grande importanza sociale ed etica.
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