Il Quinto Stato: laboratorio per lavoratori autonomi

Analizzare la condizione dei lavoratori autonomi per creare un momento di incontro e conoscenza tra le componenti di una categoria che, per sua stessa natura, molto spesso si trova a rimanere isolata: sabato 9 giugno, a partire dalle 10, i Cantieri culturali alla Zisa ospitano una giornata di laboratorio promossa da Il Quinto Stato, prima coalizione italiana di lavoratori indipendenti. Obiettivo dell'iniziativa è raccontarsi e fare rete, creando un nodo del laboratorio permanente e diffuso dell'associazione.

Due le sessioni di lavoro previste: la prima è dedicata ai temi centrali del progetto di coalizione del lavoro autonomo, e mira all'individuazione di elementi comuni di aggregazione, per concentrarsi in seguito sui concetti di mutualismo e sul co-working. La seconda sessione, a partire dalle 15, tratta invece le tematiche del lavoro culturale; si parte quindi da un momento di confronto tra gli operatori del settore, mirato ad una riflessione sui possibili modelli di economie culturali sostenibili, che possano coniugare la libera circolazione delle conoscenze e una equa retribuzione.

Il Quinto Stato nasce a Roma, allo scopo di dare voce alle categorie ancora poco rappresentate nel dibattito sul lavoro; scopo della coalizione non è solo raccontare la condizione dei lavoratori autonomi, ma anche ridefinire la società e sviluppare processi di autodeterminazione nelle forme del co-working e del co-projecting, per dare vita ad un'economia collaborativa e ad un nuovo concetto di welfare. In quest'ottica, assumono grande importanza la costituzione di saperi condivisi e diffusi e la restituzione dei beni comuni alla collettività. I primi firmatari a Palermo del manifesto nazionale de Il Quinto Stato sono il movimento "I Cantieri che vogliamo", il Teatro Garibaldi Aperto, CLAC e Laboratorio Zeta.