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Italia-Brasile 3 a 2, il "cunto" di Davide Enia

  • 27 febbraio 2006

Un teatrante nella sua città costituisce spesso appuntamento attesissimo: ecco allora arrivare lo spettacolo in cartellone per la stagione teatrale 2006 del Metropolitan di Palermo (in viale Strasburgo,358), in scena l’1 e il 2 marzo alle 21.15. Stiamo parlando di Davide Enia con il suo “Italia- Brasile 3 a 2”. Enia piace, e molto, per la sua capacità di creare un mondo dove non c’è, di ricostruire, meglio di un graphic designer, stampe della Palermo antica, per la sua capacità di carezzare con dolcezza i ricordi ormai sopiti, di costringerci a guardare e a riflettere su condizioni disperate e apparentemente lontane, senza cadere nell’estremo per provocazione. I suoi spettacoli hanno la magia del cunto e noi torniamo bambini, in attesa della fine della storia, per poi chiederne un’altra e un’altra ancora… E’ chiaro di cosa tratterà lo spettacolo: della partita degli storici mondiali, quelli in cui abbiamo vinto (!): i Mondiali di Spagna dell’82; di una passione, il calcio, che unisce grandi e piccoli, uomini e donne e che purtroppo, a volte, degenera in un odio senza limiti. Per Davide, che si è formato, come sottolinea, ‘nmezz’a strata, dove ha dovuto imparare quanto sia importante "controllare il pallone", il calcio diventa scusa per narrarci una storia, per renderci partecipanti attivi dello spettacolo, per seguire con lui, attraverso i suoi gesti e il suo ritmo, le memorie recuperate, proprio perché “travisate”, ricomposte, vissute e per questo più vere. Si definisce “filologicamente scorretto”, perché tradisce, ma tradire non è anche rimanere fedeli a se stessi? Come si può essere onesti se non ci si allontana dall’asettica ripetizione degli eventi?
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Aiutato da una lingua, il siciliano, che si presta alla collaborazione, per la valenza simbolica, che stimola la fantasia, “sporcato con l’italiano” per permettere la comprensione anche ai friulani, Davide si immerge nei suoi stessi gesti, che diventano rituali, come quelli del prete che alza l’ostensorio. Gli spettatori non sanno più se si trovano in platea o in un grande palcoscenico, in cui per una volta sono chiamati in causa! Lo spettacolo ha debuttato a maggio del 2002 allo stadio Meazza di Milano, per il Festival Teatri dello Sport, organizzato da Teatri90. E’ stato un successo, come lo è stato la scorsa estate in Portogallo e come lo sarà in Germania. Ormai la bravura di Enia è conclamata, indipendentemente dai numerosi premi ricevuti, che sono quasi un surplus. Da sottolineare la ferrea volontà di collaborare con artisti locali, le musiche sono di un noto gruppo palermitano, gli Akkura. Due i musicisti in scena: Giulio Barocchieri e Fabio Finocchio, che contribuiscono a rendere la scena ancora più suggestiva. Non ci rimane che invitare Davide a cuntarci ancora storie e finite quelle, a ricominciare con altre e altre ancora… Il prezzo del biglietto è 20 euro l’intero e 17 il ridotto con Metropolitan Card, un investimento proficuo per una serata di grande fascino. Per informazioni e prenotazioni telefonare allo 091.6887513.

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