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Nino 'u Ballerino su Gambero Rosso: il mito di un'icona

Un nuovo riconoscimento per Antonino Buffa: il popolare "meusaro" palermitano è ancora alla ribalta e conquista un posto nella prestigiosa guida enogastronomica

  • 23 giugno 2015

Icona mediatica e ormai cult dello street food siciliano, tra medaglie e polemiche Antonino Buffa, in arte Nino 'u Ballerino, è oggi una delle figure d’eccellenza della tradizione culinaria popolare palermitana.

Dalla Bocconi al BioCluster dell’Expo, arriva ancora un importante riconoscimento per il popolare “meusaro”, che stavolta si aggiudica un posto nella prestigiosa guida enogastronomica del Gambero Rosso 2016.

Le sue ricette sono infatti state inserite nella guida del gruppo editoriale, interamente dedicata al cibo da strada e all’esportazione del made in Italy nel mondo. Ma non è tutto.

Nino non sarebbe stato citato solo per la ricetta della cottura della milza al vapore, ma anche per il ruolo di "icona mediatica" e ambasciatore del cibo da strada nel mondo: un’altra conferma che la dice lunga sulla popolarità della sua immagine, ormai da tempo oltre i confini dell’Isola e, forse, anche un po’ "mitizzata" nell’aspetto del self made man.

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Eppure non è l’orgoglio del singolo che premia o che contenta, ma quello della città intera capace di riportare in auge una tradizione, prima di tutto culturale che alimentare. Rappresentare la città e le sue origini significa incontrarne le sue luci, ma spesso anche scontrarsi con le sue ombre.

Tutto questo, Antonino Buffa sembra averlo compreso molto bene, soprattutto dopo l’ondata di polemiche in seguito alla denuncia che nell’agosto scorso lo accusava di furto di energia elettrica con la sua attività di corso Olivuzza: si consumava allora il paradosso di una città dai molti volti, dove la passione per la propria terra soggiaceva alla crisi, e sotto il pretesto di quest’ultima si alimentava un sottosuolo fatto di compromessi e abusi.

A fare da contrappeso alla triste vicenda, accusata da molti concittadini soprattutto in rete, resta comunque la mole di riconoscenze pubbliche per colui che non è mai stato solo un cuoco da strada, ma il "testimonial" evidente del mercato dello street food: quella fucina di sapori capace di muovere l’economia, vedi esempi già storici come l’Antica Focacceria San Francesco o realtà altre del territorio ricolme di turisti e affezionati palermitani, e nel caso della Sicilia, di impugnare il coltello contro l’omertà mafiosa.

È allora in quest’ultima ottica che la nomina di Nino ‘u Ballerino inorgoglisce e fa anche riflettere: come il segno di una Sicilia che conta, che vuole vincere e lo fa scoprendo tutte le sue carte.

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