Nella sua Sicilia il teatro "parla" col cinema: la sfida di Roberta Torre al Pirandello
Salita alla ribalta con "Tano da morire" da quest'anno dirige il teatro di Agrigento con una stagione ricca di attori noti tra cui Massimo Ghini, Giorgio Pasotti e Marisa Laurito
Roberta Torre (foto di Laila Pozzo)
Nata a Milano, ha studiato filosofia e ha passato la sua vita e la sua carriera tra teatro e cinema studiando recitazione e regia all’Accademia Paolo Grassi e alla Civica Scuola di Cinema “Luchino Visconti” a Milano. La Sicilia è la sua "casa d’elezione". Tutti ricordiamo il film d’esordio che fu un caso che fece scalpore. "Tano da morire", il primo musical sulla mafia, girato a Palermo nella Vucciria, ha girato il mondo facendo conoscere il talento portentoso di Nino D’Angelo, autore della colonna sonora.
Il suo legame con la Sicilia continua nel tempo e le sue opere sempre contaminate nei generi, come "Sud Side Stori" del 2000, riflessione contemporanea su Romeo e Giu lietta, ambientata tra immigrati africani in Sicilia. Ancora Sicilia con "Angela" nel 2002, con cui la Torre scopre il talento di Donatella Finocchiaro, dramma intenso tra amore e mafia, candidato ai David e Nastri. Mare nero del 2006, noir esistenziale sulle ossessioni umane con protagonista Luigi Lo Cascio. E la sua "anima siciliana" si riflette ancora nel teatro: è stata la prima donna a dirigere uno spettacolo al Teatro Greco di Siracusa (Gli Uccelli, 2012), vincendo il Premio Ombra di Dioniso.
La Sicilia è casa sua ma ad Agrigento è la prima volta, non solo come direttrice artistica. «Agrigento non la conoscevo - racconta -. L’ho iniziata a conoscere proprio quando ho accettato questa nuova avventura al Teatro Pirandello. È piena di cose straordinarie come la luce, che guarda all’Africa, si respira un’atmosfera potente qui. Ogni città siciliana ce l'ha, ma ciascuna a modo suo, come questa che ha dato i natali a dei geni assoluti come Pirandello».
Un amore per la Sicilia evidente che l'ha spinta ad accettare questa nuova sfida. «Ho iniziato a pensare alla stagione per il Pirandello nel luglio scorso – racconta Roberta Torre - e quando sono arrivata ad Agrigento ho scoperto un teatro meraviglioso, un vero gioiello. Mi sono poi accorta che raccontando la mia nuova direzione artistica ad amici e colleghi, attori, registi o semplicemente amanti del teatro, in tanti mi dicevano che non erano mai stati ad Agrigento e avrebbero voluto venirci, non solo a teatro ma proprio per conoscere la città».
Un progetto innovativo, che combina teatro, musica, cinema, arti visive, promuovendo nuove drammaturgie. Un viaggio attraverso la creatività e la sperimentazione, dove Il teatro diventa luogo d’incontro tra comunità locali, artisti emergenti e pubblico internazionale. Una riscoperta e reinterpretazione dell’opera pirandelliana, integrata con multimedialità, periferie culturali e voci marginali.
Un cartellone che vede anche la partecipazione di volti noti del teatro e del cinema. Tra gli altri Massimo Ghini e Galatea Ranzi impegnati nel "Vedovo", tratto dal celebre film di Dino Risi, capolavoro del cinema italiano con Alberto Sordi e Franca Valeri (27 e 28 novembre), Marisa Laurito ed Enzo Gragnaniello in "Vasame, l'amore è rivoluzionario" o ancora l'"Otello" di Shakespeare, in una rilettura diretta da Giorgio Pasotti. Un'altra iniziativa semplice ma ancora inedita ad Agrigento è il «talk finale con gli attori, che dà al pubblico la possibilità di dialogare e interagire con gli attori protagonisti dello spettacolo», spiega .
La stagione è ricca di spettacoli molto importanti e di stringente attualità. Come "Prima facie", che apre la stagione in prima assoluta siciliana. Un testo molto significativo e attuale sul tema del consenso e della violenza di genere. «Mi sembrava importante - sottolinea la Torre - sia per il testo scritto dalla drammaturga Suzie Miller, che è anche un avvocato. Un testo accurato nei termini, molto contemporaneo e potente, anche grazie all'interpretazione dell'attrice italo-brasiliana Melissa Vettore capace di "tenere" il palco e l'attenzione del pubblico in un modo che è fuori dal comune. Gli spettatori ascoltano in silenzio un monologo di due ore denso di emozione in ogni singolo passaggio fino alla fine. Ha girato il mondo e poi è arrivato qui da noi. Mi sembrava bello poterlo offrire al pubblico».
Per la Torre poi quello del teatro e del cinema sono due linguaggi che «dialogano necessariamente. In entrambi l'attore e il regista hanno la necessità di lavorare sui corpi e sulle storie da mettere in scena». In quest'ottica uno dei due progetti a margine del cartellone è "Passo a due" con Gianluca Arnone che parte da una semplice intuizione, accostare film che raccontano il teatro. Il programma e i protagonisti restano ancora un segreto ma «ognuno sceglie un film e lo porta sul palco nelle sue forme, nei suoi fantasmi, nelle sue memorie e reinvenzioni – a conversazioni vive con coloro che, dentro questi film, hanno dato corpo, voce e visione a quella rappresentazione».
Un altro progetto speciale è il "Pirandello Fringe Festival". Un'iniziativa promossa dal Teatro Pirandello di Agrigento in collaborazione con il Polo Universitario UNIPA, il Teatro Stabile di Catania e il quotidiano La Sicilia, aperta a 15 partecipanti di età compresa dai 18 ai 30 anni. Il progetto prevede per gli artisti selezionati un laboratorio teatrale di drammaturgia, a titolo gratuito, che si svolgerà ad Agrigento nei mesi di marzo e aprile 2026 dal titolo "Cinque personaggi in cerca di palco", curato dallo scrittore e drammaturgo Ottavio Cappellani. Una masterclass tenuta da professionisti del settore – un regista, un direttore della fotografia, un attore, un costumista e uno scenografo - al termine della quale verranno scelti cinque corti teatrali che i partecipanti realizzeranno durante il corso che vengono messi in scena nei luoghi simbolo di Agrigento.
Luoghi come la casa di Pirandello, lo spiazzo antistante le Poste, il convento di Santo Spirito perchè «ci piaceva valorizzare i luoghi della città e farli conoscere». Tra i cinque infine viene selezionato uno spettacolo vincitore che verrà messo scena intergralmente e inserito nel cartellone della prossima stagione. I giovani interessati potranno candidarsi entro il 30 dicembre 2025, inviando un video della durata massima di un minuto, in cui dovranno raccontare la motivazione che li spinge a lavorare ad un progetto teatrale su Luigi Pirandello. I testi integrali degli spettacoli vincitori verranno pubblicati sul quotidiano La Sicilia.
La Sicilia, e in questo caso Agrigento, hanno accolto Roberta Torre come il più bello dei ritorni a casa. Con le loro storie, con una luce e un fascino inconfondibili, con i suoi centomila volti e potenzialità.
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