ITINERARI E LUOGHI

HomeNewsTurismoItinerari e luoghi

Non è una leggenda, le foto parlano chiaro: in Sicilia c'è un borgo a forma di tartaruga

La nostra Sicilia è una terra particolare davvero, per cui cosa ne direste se vi anticipassi che esiste un altro borgo dalla forma unica, addirittura di testuggine

Sara Abello
Giornalista
  • 16 luglio 2023

Il borgo di Gangi

Non molto tempo fa vi narrai di un borgo che, secondo la tradizione, ed è emerso che solo di quella si tratti, sarebbe caratterizzato da una peculiare forma di giglio.

Ricordate?! Si trattava di Petralia Sottana e della credenza popolare ormai così radicata tra i suoi abitanti che le case, viste dall’alto, delineassero proprio l’immagine sinuosa del fiore. Vi dissi anche dell’inutilità di provare a fargli cambiare idea...

La nostra Sicilia è una terra particolare davvero, per cui cosa ne direste se vi anticipassi che esiste un altro borgo dalla forma unica, addirittura di testuggine? E stavolta non è diceria, qui sono le foto a parlare chiaro.

Si tratta di Gangi, per cui continuiamo a trovarci nel cuore delle Madonie, dove mi pare gli abitanti non si facciano parlare dietro da nessuno in quanto a fantasiose visioni.

Un piccolo comune che conta circa 6.000 abitanti su e giù per le case che si sviluppano verso la cima dell’altura del monte Marone, su cui si poggia il borgo, vegliato insieme ai suoi residenti dal maestoso Etna.
Adv
Un dedalo di viuzze, alcune strette davvero, che si intrecciano verso l’alto, accogliendo via via case ed edifici medievali che già da lontano, con la loro sagoma che rimanda al guscio di una tartaruga, affascina.

Quei terrazzamenti poi, sembrano proprio le ruvidezze della testuggine. La vera magia però la si respira una volta giunti all’interno di Gangi, in questa corsa verso la cima.

Tante sono le peculiarità del borgo che, come ognuno dei gioielli madoniti, è sospeso in una dimensione spa- zio-temporale che lo eleva e caratterizza al contempo.

Da una parte i tratti paesaggistici, bellezze naturali dove ogni scorcio sembra da incorniciare, dall’altra storia, arte e architettura che attraggono, sia nei mesi invernali che durante la bella stagione, i tanti turisti attirati dall’aria che lassù si mantiene freschina e gli dà una tregua dall’afa delle zone balneari.

Leggende, tradizioni e tante curiosità che, unite alle bellezze più "tangibili", di- vengono una vera gioia per occhi e spirito di chi osserva. La Sicilia è tutta splendida, e non servivo io a ricordarlo, però è bene tenere a mente che qui ogni scorcio racchiude in sè uno scrigno di unicità. Spesso ne siamo così abituati da non farci caso.

Villaggi e paesini che si snodano silenti all’ombra delle grandi città, Gangi del resto è proprio incastonata nella Città Metropolitana di Palermo, dove regna un susseguirsi di borghi con le medesime ma ugualmente irripetibili bellezze. Non dimenticate che Gangi, nel 2014, è stato proclamato borgo dei borghi.

Come piace dire a me...cose con le pampine! Ovviamente anche qui, come in tutta l’area, non è solo rose e fiori e, con gli altri paesini, condivide il triste de- stino dello spopolamento, nonostante la lievissima e recente inflessione contraria. Sono molte le persone che sono andate via, che hanno scelto di "cercare fortuna" nella vicinissima Palermo, che dista dal borgo poco più di 100 chilometri.

D’altra parte ci sono anche i "coraggiosi" che preferiscono restare in quella che è certamente una dimensione più lenta e vivibile della grande città, e che così preservano la memoria storica e culturale di uno dei borghi più belli dello stivale.

A supportare questi temerari si spera possano arrivare anche dei con- sistenti supporti regionali per la riqualificazione dei borghi che, oltre a migliorare le condizioni e le possibilità per i residenti, contribuirebbero anche ad incrementare la presenza dei turisti, alimentando tutto l’indotto.

Tra le tante meraviglie di Gangi da visitare vi sono il duomo di San Nicola di Bari, di epoca normanna, ubi- cato nella piazza centrale, e Palazzo Bongiorno, una delle strutture più belle di architettura settecentesca delle Madonie che, dal 1967, è di proprietà del comune, che ne ha giustamente fatto la propria sede di rappresentanza...chiamali stupidi!

Non solo palazzoni ovviamente a Gangi, ma un vero e proprio palcoscenico di antichi mestieri, tramandati da generazioni, che sopravvivono nelle piccole botteghe tutte da scoprire.

Arte, artigianato e bontà gastronomiche che se rappresentano la quotidianità per i residenti, sono una bella sorpresa per gli avventori occasionali che, non ci stupisce, vengono coinvolti con i racconti degli abitanti con la consueta generosità che contraddistingue noi siciliani.

Insomma, se vi prendono le quaranate estive, gigli o tartarughe che siano o sembrino, una capatina sulle Madonie può essere la risposta giusta alla calura dei prossimi mesi di questa estate tardiva ma già intensa.
Se ti è piaciuto questo articolo, continua a seguirci...
Iscriviti alla newsletter
Cliccando su "Iscriviti" confermo di aver preso visione dell'informativa sul trattamento dei dati.

GLI ARTICOLI PIÙ LETTI