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Piante del mondo tra cave settecentesche: il "Giardino Impossibile" incanta Favignana

Era un luogo spettrale, un labirinto di calcarenite che si è creato nel tempo: adesso a Favignana c'è invece uno spettacolo incredibile che unisce natura e architettura

Balarm
La redazione
  • 17 giugno 2019

Il giardino Impossibile di Favignana

I titolari di questo "Giardino dell’impossibile”, hanno permesso che fiorisse (letteralmente) un luogo che sembrava destinato a rimanere nascosto e spettrale, riparato da mura.

Si tratta di villa Margherita, un labirinto di giardini ipogei: una meraviglia paesaggistica sorprendente che si trova sull'isola di Favignana costituita da depressioni nel terreno causate dall’antica e tradizionale pratica dell’estrazione di calcarenite, una delle principali attività di sostentamento per gli isolani, oltre ovviamente alla pesca.

Una volta esaurita a cava i favignanesi hanno pensato di trasformare questi luoghi in un raro ambiente che immerso tra cave abbandonate accoglie oggi alberi e piante di diverse oltre 300 specie, arbusti da fiori e da frutto e animali.

Tra i cunicoli di calcarenite a perdita d’occhio, un labirinto di gallerie e ipogei non poteva non chiamarsi "Giardino dell’Impossibile": dove si credeva che nulla mai sarebbe cresciuto è esplosa la natura con tutta la sua magia diventando uno straordinario orto botanico da 40mila metri quadrati che in gran parte si trova sotto il livello della strada.
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Alla regia di tutto ciò c'è Maria Gabriella Campo che nel 2001 si oppose a chi le diceva che sarebbe stato "impossibile" fare attecchire qualcosa in quel dedalo.

Durante i lavori di bonifica sono invece emersi degli interessanti scorci: oltre alla grande cava a cielo aperto che è stata tagliata con mezzi meccanici negli anni Sessanta ci sono anche risalenti cave settecentesche e ottocentesche, non per nulla questo luogo è nel Libro delle Espressioni del R.E.I.L. Isole Egadi come alta espressione del patrimonio culturale dell’umanità.

Senza dubbio uno spettacolo unico: giardini che verdeggiano tra enormi e immobili cave di roccia (alla vista sono bianche e lisce) che è anche un forte esempio di recupero urbanistico nel segno dell'estetica e dell'ambiente.
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