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Si chiama "Clessidra" per ricordare chi non ha tempo: nasce una fondazione in Sicilia

Claudio è stato strappato alla vita a soli 28 anni: in suo nome la famiglia ha istituito una Fondazione che dona fondi e borse di studio per la ricerca contro il cancro

  • 20 marzo 2019

Claudio Giudice

Claudio Giudice, un giovane e brillante avvocato originario di Canicattì, si è ammalato di un raro tumore germinale che lo ha strappato prematuramente alla vita, ai suoi amici e alla sua famiglia a soli 28 anni.

Ma la vita, anche di fronte alla più grande tragedia, é una amica fredda, quasi insensibile che non ti lascia altra scelta se non quella andare avanti.

Claudio però continua a vivere grazie alla sua famiglia che, nell’ammirevole impresa di convertire il profondo dolore familiare in una realtà positiva a vantaggio del prossimo, ha deciso di dar vita ad una fondazione onlus per incoraggiare e supportare la ricerca oncologica.

A distanza di un anno e mezzo dalla scomparsa di Claudio la famiglia Giudice, composta dal papà Mario, dalla mamma Giuseppina e dalla sorella Alessandra, ha infatti costituito La Fondazione "La Clessidra-Claudio Giudice per la vita" Onlus.

«Venuto meno Claudio - racconta la sorella Alessandra - con la mia famiglia abbiamo pensato che, per dare valore alla sua coraggiosa lotta contro il cancro, sarebbe stato bello ridare vita a Claudio sotto nuove vesti, creando qualcosa intitolato alla sua memoria e che, al contempo, potesse essere di aiuto e di supporto anche ad altre persone e ad altre vite che come lui lottano ogni giorno contro questa malattia».
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Nonostante i due anni passati tra interventi e cure, Claudio non è riuscito a vincere la sua battaglia contro il cancro, ma la sua famiglia non si è arresa, ha reagito al dolore, e ha dato vita ad una fondazione intitolata alla memoria di Claudio con l’obiettivo di incoraggiare la ricerca scientifica ma anche di poter rappresentare un sostegno, anche economico, per i pazienti meno agiati le cui cure non sono coperte dal servizio sanitario nazionale.

«Il vero peccato sarebbe dimenticare una vita che c’è stata e che è stata vissuta appieno – continua la sorella - anche grazie agli amici di Claudio abbiamo scelto per la fondazione il nome La Clessidra proprio per voler esprimere il principale obiettivo morale e sociale cui mira la fondazione, ossia quello di poter regalare del tempo a chi, di tempo, non ne ha».

«Mio fratello è andato via dopo aver lottato con coraggio per due anni e mezzo, abbiamo anche provato delle cure sperimentali, ma per lui quel tempo non è stato sufficiente».

Grazie ai suoi fondi, la Fondazione é riuscita anche ad assegnare la sua prima borsa di studio in oncologia "Claudio Giudice 2018", che si é aggiudicato proprio un medico palermitano, specialista oncologo, il dott. Carlo Messina, selezionato dal Comitato Scientifico della Fondazione.

La borsa di studio - che è stata conferita lo scorso 2 marzo a Enna, nell’ambito del Convegno Regionale AIOM Sicilia (Associazione Italiana Oncologia Medica) - è finalizzata a consentire al medico vincitore lo studio, l’approfondimento e la ricerca nell’ambito delle malattie tumorali rare germinali, e prevede a tali fini l’assegnazione di una somma di 15mila euro per la frequentazione nel 2019 del BC Vancouver Cancer Center della University of British Columbia, per un periodo di tre mesi.

Ogni anno, inoltre, la Onlus si fa promotrice di vari eventi culturali, musicale e sportivi, organizzati con lo scopo di far conoscere la Fondazione, la finalità e gli scopi cui essa mira.

La fondazione è una Onlus, quindi è possibile sostenerla anche destinando il 5x1000 della dichiarazione dei redditi. Per chiunque volesse altre informazioni sule attività della fondazione può cliccare qui: La Clessidra-Claudio Giudice per la vita.
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