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Sono antichissimi, "incastonati" nelle acque in Sicilia: dove ammirare i Giganti del mare

Sono formazioni ancestrali, relitti di vulcani scomparsi. Questi monoliti sono di una bellezza inaspettata che sorprende, testimoni unici della potenza della natura

Giovanna Gebbia
Esperta di turismo relazionale
  • 12 aprile 2024

Posti magici, incastonati nell'incanto di un mare ancestrale, antico e mitico: questo è il panorama mozzafiato dove basta un istante per perdersi guardando l'orizzonte, a pochi passi dalle scogliere o dalle spiagge della costiera siciliana.

È qui che vivono i faraglioni, i giganti del mare, veri monumenti della natura plasmati dal furore dei venti, scolpiti dalla lava e dalle tempeste, narrati tra leggende dei canti omerici.

La visita ai faraglioni in Sicilia è una vera esperienza indimenticabile, l'incontro con queste rocce solitarie e silenziose suscita un emozione che arriva dritto allo stomaco, un sentimento che proviene dall'atmosfera in cui si viene calati.

Sono antichissime formazioni, relitti di vulcani scomparsi, di erosione delle coste questi monoliti sono di una bellezza inaspettata che sorprende, la testimonianza della potenza della natura alla quale questi monumenti sono sopravvissuti in una meraviglia della natura da scoprire.
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La vista è di imponenti formazioni rocciose affioranti dal mare di cristallo che varia dai blu intensi ai verde smeraldo, creando un paesaggio sbalorditivo. Irraggiungibili se non dal mare che li custodisce vivono immersi nella quiete della loro immobile tranquillità, suggerendo una sensazione di assoluta serenità immortale.

Ci si può avvicinare nuotando o con una barca a noleggio, navigando in mezzo a loro o intorno assistendo ad una vera meraviglia di cui queste formazioni sono protagoniste, circondati da una fauna e vegetazione marina che sta alla base e dove si nasconde un habitat variegato e strepitoso.

L'acqua trasparente fa chiaramente riflettere il fondale marino, colpito dal sole sulla superficie marina che crea un riverbero di colori che rende tutto surreale, un paesaggio dall'attrazione affascinante.

Questi guardiani delle scogliere fanno da controcanto alla vegetazione mediterranea, oltre alla suggestione visiva, emanano un profumo tipico dell’aria salmastra che contribuisce a creare un unicum dove interagisco tutti i cinque sensi.

Per chi pratica snorkeling nei dintorni dei faraglioni si può ammirare l'attività della vita subacquea marina popolata di pesci multicolore, conchiglie, gorgonie o piccoli coralli, alghe che rappresentano i piccoli boschi del mare.

I faraglioni sono un vero tesoro da non perdere di visitare, possiamo considerarli come una tappa da non mancare nei tour in Sicilia, al pari di sculture in un museo a cielo aperto, in acque limpide e pulite. Ne segnaliamo alcuni famosi che se non avete mai visto dovreste andare a vedere.

Andiamo a Scopello: faraglioni sono tre, formazioni rocciose immersi in una ampia ansa a caletta nel nord-ovest della costa di Castellammare del Golfo e di fronte l'antica tonnara.

Oltre che per l'aspetto roccioso è interessante la vegetazione che ci vive sopra con piante di capperi, palme nane e fichi d'india, e aggiungiamo davvero famosi per essere stati set cinematografici di film e spot televisivi.

Una leggenda invece, colora i faraglioni di fronte ad Acitrezza nei canti dell'Odissea dove sembra che siano le pietre scagliate da Polifemo contro Ulisse in fuga dal suo antro, presso il quale era prigioniero con il suo equipaggio.

Sono il faraglione Grande, il faraglione Medio, il faraglione piccolo e altri quattro scogli disposti a semi cerchio. I Faraglioni di Lipari sono due, presenti nella zona meridionale dell'isola e di origine vulcaniva, come d'altronde sono le Isole Eolie, chiamati Pietra Lunga e Pietra Menalda e classificati come spine vulcaniche.

Anche qui troviamo una leggenda mitica che identifica in questi Faraglioni le Rupi Erranti citate nell'Odissea. Passiamo a Panarea.

Sono dovuti all’intensa attività fumarolica sottomarina i due davanti all'isola pure colorati, contornati da cristalli di zolfo color giallo intenso e gesso di un bianco brillante, blocchi di colore grigio scuro. Circa una decina tra scogli e isolotti tutti di fronte al paese, ognuno con la sua forma, ognuno con il suo colore, Dattilo, il più vicino, è chiamato così per le tante guglie nella sua parte sommitale e delle pareti molto lisce, Bottaro e Lisca Bianca sono due scogli più piatti e di simile forma l’uno con l’altro.

I faraglioni di Terrasini sono l'attrazione che si trova davanti alla spiaggia Praiola che si affaccis su un azzurro mare limpido, ma uno dei due purtroppo, è crollato dopo una tempesta marina.

E ultimo ma non come minore, c'è il grande faraglione di Pantelleria che viene visto come un guardiano, un solenne baluardo dal fascino rimasto inalterato nel tempo uno scoglio emerso dalle magiche acque dell’isola.
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