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Stop alle polveri sottili in città: in Sicilia la prima oasi verde che "mangia" lo smog

È il primo test di polmone verde in pieno centro città e si trova a Gela: è un'area in cui sono stati piantati degli alberi capaci di catturare ed eliminare i gas ad effetto serra

  • 25 febbraio 2020

L'oasi verde anti smog realizzata a Gela dalla Coldiretti

Provate ad immaginare un’oasi verde, in centro città, dove poter respirare a pieni polmoni area pulita grazie alla presenza di particolari piante che catturano l’inquinamento: no, non è utopia, perché è nata in Sicilia la prima oasi antismog d’Italia.

Si trova a Gela, precisamente in piazza Umberto I, il primo test di polmone verde sperimentale nel centro città: si tratta di un'intera area green urbana in cui sono stati piantati degli alberi più efficaci nel catturare i gas ad effetto serra e bloccare le pericolose polveri sottili, cespugli e piante ognuna con proprie caratteristiche anti inquinamento.

Dal Bagolaro al Ligustro, dall’Alloro all’Albero di Giuda, dalla Photinia al Viburno, dall’Acero riccio all’Olmo, dalla Betulla verrucosa al Tiglio, nell’oasi nemica dello smog si trovano diverse specie arboree che presentano una grande attitudine anti inquinamento e che contribuiscono a ripulire più velocemente l’aria che respiriamo tutti i giorni.
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L’area mangia smog nasce su iniziativa della Coldiretti ed è in assoluto il primo tentativo green di cura ambientale e salubrità dell’aria che abitualmente respiriamo e che, partendo da Gela, mira ad espandersi e a incentivare anche le altre città italiane a replicare questa iniziativa nei rispettivi centri.

«Si tratta del primo test di polmone verde sperimentale nel centro città – sottolinea la Coldiretti - a disposizione delle famiglie dove rilassarsi e rigenerarsi con un pieno di aria ripulita in modo naturale grazie all’azione ossigenante delle super piante.

Con l’inquinamento dell’aria che è considerato dal 47% degli italiani la prima emergenza ambientale secondo l’indagine Coldiretti si punta ad un intervento strutturale per ripensare lo sviluppo delle città e favorire il verde pubblico e privato.

L'Acero Riccio dell’oasi anti smog di Gela, che può raggiungere un’altezza di 20 metri, ha foglie di grandi dimensioni con al termine una punta spesso ricurva da cui deriva l’appellativo di 'riccio' ed è in grado di assorbire fino a 3.800 chili di CO2 in vent’anni con un’ottima capacità complessiva di mitigazione dell’inquinamento e di abbattimento delle isole di calore negli ambienti urbani».
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