CRONACA
Tra alluvioni e roghi tiene in ostaggio un rione: i lavori (a metà) nel canale di Palermo
Partono gli interventi di manutenzione, attesi da anni, ma resta fuori proprio il centro abitato. Dal Comune però sembrano esserci buone notizie. Che succede
Nei mesi scorsi, dopo anni di incuria, è cominciata la pulizia del canale di Boccadifalco, con la rimozione della vegetazione e dei detriti.
Interventi fondamentali per le eventuali successive fasi di manutenzione del canale, nel tratto che parte, a monte, dallo sbocco in corrispondenza di via Umberto Maddalena, nella frazione di Boccadifalco, sino a giungere, a valle, allo stramazzo sul fiume Oreto.
Un’iniziativa lodevole, attesa e tanto richiesta dai cittadini della zona che, tuttavia, si domandano perché sia dal progetto della Regione che da quello del Comune, sia stata esclusa la manutenzione del tratto tra la via San Martino e la via Francesco De Pinedo. Per intenderci, proprio nel pieno centro abitato di Boccadifalco.
Pertanto, si chiede di stralciare dal progetto il tratto oggetto di intervento regionale e di integrare la proposta inserendo il tratto del canale Boccadifalco compreso tra la via San Martino e la via De Pinedo, attualmente escluso dagli interventi programmati dal Comune. I lavori di pulizia in questo tratto sono considerati essenziali per la tutela e la messa in sicurezza del centro abitato della borgata».
«A seguire degli interventi già programmati, eseguiremo i lavori anche nel tratto che è stato segnalato», fa sapere l’assessore ai Lavori Pubblici, Salvatore Orlando.
L’intervento, finanziato dal Comune di Palermo, per un importo di 418.629 euro, si svilupperà nei seguenti quattro tratti del canale Boccadifalco: tra la via Maddalena e corso Calatafimi; tra le vie dell’Acacia – Terranova e via Altofonte; tra la via Altofonte e il fiume Oreto, e , infine, tra i canali Badame e Vadduneddu. Solo dopo, invece, toccherà alla parte vicina al centro abitato.
Lo scorso ottobre, intanto, si sono conclusi gli interventi di messa in sicurezza del canale Boccadifalco, disposti dall'Autorità di bacino della Presidenza della Regione Siciliana e realizzati, in qualità di soggetto attuatore, dall’Esa.
Si tratta di lavori per un importo di circa 60 mila euro, che si sono resi necessari per garantire la sicurezza della popolazione in caso di emergenze naturali, come incendi ed esondazioni, e hanno riguardato poco più di 2,2 chilometri su una superficie di circa 33 mila metri quadrati. Gli operai hanno rimosso la fitta vegetazione, in prevalenza canneti, in numerosi punti, per poi avviare la risagomatura del canale.
Gli interventi rientrano nell'accordo quadro sottoscritto dall'Autorità di bacino e dall'Esa, per un ammontare complessivo di circa due milioni di euro, con cui la Regione sta procedendo alla bonifica e alla messa in sicurezza di diversi corsi d'acqua, che versano in condizioni di abbandono e che possono costituire un concreto pericolo per le zone circostanti, nelle province di Palermo e Trapani.
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