ITINERARI E LUOGHI
Tra i resti di una (piccola) ferrovia nel bosco: un posto pazzesco per le gite vicino Palermo
In questo video vi sveliamo un'antica linea ferroviaria che, da Palermo-Sant'Erasmo, collegava zone interne della provincia. In disuso da decenni, è diventata meta di escursioni
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Lungo questi binari i vecchi treni a vapore collegavano la costa palermitana con zone interne della provincia. Con questo video di Michele Ammirata, vi mostriamo i resti dell'antica linea ferroviaria Palermo-Corleone-San Carlo, considerata la prima linea a scartamento ridotto (ossia più piccola) ad essere costruita in Sicilia.
Nacque dalla necessità di realizzare un sistema di collegamento tra l’interno, privo di una qualsiasi rete viaria, e la costa. Inaugurata nel 1886, partiva dalla stazione di Palermo-Sant'Erasmo e arrivava a Corleone. La ferrovia è ormai in disuso da decenni, precisamente dall'1 febbraio 1959.
Nelle immagini video potete ammirare i resti della galleria dei Gargioli, attraverso la quale i treni passavano nel fitto bosco di Ficuzza, dei poderosi muri di contenimento, di un lungo viadotto e di un vecchio casello. Non solo, lungo il tragitto si possono incontrare anche cartelli ferroviari e la vasca del "rifornitore", destinata ad approvvigionare di acqua le motrici a vapore.
La zona è stata in parte recuperata diventando meta prediletta di escursionisti e ciclisti, proseguendo infatti si arriva all'antica stazione di Ficuzza, anche questa riconvertita in agriturismo e location per ricevimenti ed eventi.
Nacque dalla necessità di realizzare un sistema di collegamento tra l’interno, privo di una qualsiasi rete viaria, e la costa. Inaugurata nel 1886, partiva dalla stazione di Palermo-Sant'Erasmo e arrivava a Corleone. La ferrovia è ormai in disuso da decenni, precisamente dall'1 febbraio 1959.
Nelle immagini video potete ammirare i resti della galleria dei Gargioli, attraverso la quale i treni passavano nel fitto bosco di Ficuzza, dei poderosi muri di contenimento, di un lungo viadotto e di un vecchio casello. Non solo, lungo il tragitto si possono incontrare anche cartelli ferroviari e la vasca del "rifornitore", destinata ad approvvigionare di acqua le motrici a vapore.
La zona è stata in parte recuperata diventando meta prediletta di escursionisti e ciclisti, proseguendo infatti si arriva all'antica stazione di Ficuzza, anche questa riconvertita in agriturismo e location per ricevimenti ed eventi.
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