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Bellolampo: quando è la discarica che "rifiuta" i comuni

È giunto quasi al termine il blocco del conferimento dei rifiuti a Bellolampo per cinquantasette Comuni. Resta solo Palermo: i lavori saranno completati in tempo?

  • 10 ottobre 2015

Le cose tornano a farsi difficili per tanti comuni del comprensorio palermitano. È l’ennesima emergenza rifiuti che coinvolge ben cinquantasette cittadine: fino al 15 ottobre Bagheria, Trabia, Termini Imerese e Cefalù devono conferire i loro rifiuti a Catania e non più a Palermo.

È già quasi scaduto il periodo di stop: un periodo delicato anche per gli altri cinquantatrè Comuni che, nello stesso periodo, non potendo conferire nella discarica palermitana, utilizzeranno quella di Siculiana.

Anche se da quando la RAP, società che si occupa della raccolta dei rifiuti e che gestisce la discarica di Bellolampo, ha dato ufficialmente allo stop, la situazione sembra essere relativamente tranquilla, si contano le ore.

Si aspetta solo una mossa per riaccendere i riflettori: lo stop serve, infatti, a consentire che vengano completati, entro la metà di ottobre, i lavori di copertura delle vasche (capping), che evitano la formazione del percolato in seguito a precipitazioni, indispensabili quindi per l’accumulo dei rifiuti nella sesta vasca del sito.

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Nella discarica infatti, ben cinque vasche sono inutilizzabili perché sature mentre la sesta viene sfruttata dal capoluogo e dai cinquantesette comuni dell’hinterland a cui è arrivato il fermo.

Unica a poter usufruire del conferimento dei rifiuti a Bellolampo è proprio Palermo, che continua le sue attività come se nulla fosse mentre, intorno, lo scontento non è certo poco.

Siamo convinti che l’acceleramento dei lavori possa in futuro contribuire allo sviluppo industriale del ciclo dei rifiuti a Palermo, fornendo ai cittadini un servizio più efficiente a un minor costo?

A pochi giorni dal termine di questo blocco, la vera domanda è: altri intoppi verranno ben presto alla luce? Non resta che attendere e adeguarsi al detto del “chi vivrà, vedrà”.

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