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Grandi numeri e bellezze ritrovate a Palermo: il successo de "Le Vie dei Tesori"

Una ricaduta di ricchezza turistica di oltre 3 milioni di euro e oltre 300 mila partecipanti in cinque weekend a Palermo: successo e progetti de "Le Vie dei Tesori"

Balarm
La redazione
  • 2 novembre 2017

Visitatori a Palazzo Alliata, foto di Igor Petyx

Il fatto che "Le Vie dei Tesori" non fosse un semplice festival era noto grazie al successo delle scorse edizioni. Eppure, quella di quest'anno è andata ben oltre le aspettative, considerando che i cinque weekend si sono chiusi con numeri straordinari, sia in termini di visitatori che di ricchezza.

Per averne conferma basta consultare i dati dell'Osservatorio sul Turismo delle isole europee: a Palermo si è registrata una ricaduta sulla ricchezza turistica sulla città di 3.019.540 euro con 260 mila ingressi, 50 mila in più rispetto allo scorso anno, cui si sommano i circa 17 mila partecipanti alla "Notte Bianca dell'Unesco" e i quasi 5 mila partecipanti alle 110 passeggiate.

Altissimo il grado di soddisfazione: il 94% dei visitatori dichiara di aver gradito il festival tanto da consigliare di ripeterlo durante l'anno, e per quasi la metà del campione, il 44% il festival costituisce l'unica ragione della visita a Palermo.
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Per quanto riguarda i luoghi, il più amato è stato Palazzo di Rudinì, aperto per la prima volta, con il suo straordinario affaccio sui Quattro Canti con 15.412 visitatori. Secondo posto per Palazzo Alliata di Villafranca con i suoi splendidi saloni, mentre al terzo posto si sistema il rifugio antiaereo di Palazzo delle Aquile.

Visto il grande successo, "Le Vie dei Tesori" ha deciso di guardare oltre e di non ridursi ad un mese: in occasione di Palermo Capitale Italiana della Cultura 2018 il progetto vuole durare tutto l'anno, con eventi, incontri e tour che formeranno un'industria culturale a tutto tondo che vuole offrire opportunità di sviluppo alla città.

Si tratta attualmente di un'idea che per essere resa possibile deve basarsi su partenariati stabili e pluriennali con tutti i soggetti pubblici e privati che partecipano alla rete. È già stato sottoscritto un protocollo d'intesa con Manifesta12, che condivide con "Le Vie dei Tesori" una visione comune sulla città a tutto tondo.

Ma non è tutto qui: dopo l'arrivo dell'iniziativa a Messina, Caltanissetta, Agrigento e Siracusa (che ha registrato il numero di visitatori più alto tra le quattro città) il presidente dell'associazione Le Vie dei Tesori Onlus, Laura Anello e il presidente degli Amici dei Musei siciliani, Bernardo Tortorici di Raffadali, hanno annunciato che una delegazione nazionale è venuta a Palermo a studiare "Le Vie dei Tesori "per portarlo nelle proprie città.

«Le Vie dei Tesori – dice Laura Anello - ha fatto diventare la cultura un bisogno di massa. Il palermitano è oggi consapevole di vivere in una città e in una terra straordinaria [...] e tutto questo è nato dal basso, con la collaborazione fondamentale delle istituzioni, ma sostanzialmente senza finanziamenti pubblici [...]».

«Questo - continua - ci dice quanto un cittadino può fare, impegnandosi, per la crescita collettiva della comunità in cui vive. Adesso è il momento della svolta, non più evento ma industria culturale stabile, nella speranza di offrire opportunità ai tanti ragazzi straordinari che collaborano con noi».
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