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"150-93 VIII": installazione di Edoardo Dionea Cicconi al Palazzo Reale di Palermo

  • Palazzo Reale (o Palazzo dei Normanni) - Palermo
  • Dal 4 luglio al 20 agosto 2023 (evento concluso)
  • Visitabile dal lunedì al sabato dalle 8.30 alle 16.30, domenica e festivi dalle 8.30 alle 12.30
  • Da 19 euro
  • Info e prevendite sul sito federicosecondo.org
Balarm
La redazione

L'installazione di Edoardo Dionea Cicconi

L'arte e la scienza come fonti di reciproca ispirazione in un dialogo atemporale simboleggiato dall'ottagono, ricorrente nella cultura federiciana e già presente in quella arabo-normanna. 

"150-93 VIII" è l'installazione site-specific di Edoardo Dionea Cicconi, posizionata al centro del Cortile Maqueda di Palazzo Reale a Palermo: segue la geometria radiale della pavimentazione. 

Un prisma ottagonale che manifesta due identità tra giorno e notte: al crepuscolo la metamorfosi. Nelle ore diurne, l'opera assorbe il sole creando un gioco di specchi. Col buio gli specchi si dissolvono nella trasparenza. Illuminandosi di notte, le grandi lastre ricreano l'effetto dell'aurora boreale.

Edoardo Dionea Cicconi è il protagonista di "Pionieri della Cultura #2", laboratori della Fondazione Federico II con studiosi e artisti, impegnati nella salvaguardia della cultura dal rischio estinzione.

L'evento è in programma al Palazzo Reale di Palermo, martedì 4 luglio 2023: per l'occasione viene svelata l'installazione che resta fruibile fino al 20 agosto.

L'artista romano recupera il legame tra arte e scienza perché ancora oggi non sembra ancora sanata la schisi tra cultura scientifica e cultura umanistica, denunciata già nel 1959 da Charles Percy Snow.  

Cicconi, che ha esposto in Messico, Stati-Uniti, Georgia, Inghilterra, Austria e Lituania, mette in relazione la materia e la luce, proseguendo la sua ricerca tra arte, scienza e le tematiche legate allo "spazio" e al "tempo".

Studia il rapporto tra materia e forma, una delle grandi ossessioni dell'arte del XX secolo. Nelle sue opere la materia è medium artistico, ma è anche un espediente creativo per indagare sull'essenza della materia in dialogo con le teorie della fisica.

Ma c'è di più: le opere di Cicconi prendono in considerazione il rapporto di trasformazione della materia con la realtà circostante. 

"150-93 VIII" ne è un esempio: il nome stesso è un codice che richiama la distanza tra la terra e il sole. 150 milioni di chilometri e 93 milioni di miglia. Se questa distanza cambiasse di poco, farebbe saltare l'equilibrio probabilmente distruggendo la vita di tutto il pianeta.

L'installazione rientra nel percorso di visita abituale ed è dunque visitabile dal lunedì al sabato dalle 8.30 alle 16.30, domenica e festivi dalle 8.30 alle 12.30.
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