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A Catania una mostra dedicata a Leonardo Da Vinci: il percorso per conoscere meglio il grande genio rinascimentale

  • Palazzo Valle - Catania
  • Dal 28 luglio al 24 novembre 2019 (evento concluso)
  • Visitabile dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 20.00 (ultimo biglietto alle ore 19.00) e sabato e domenica dalle 10.00 alle 22.00 (ultimo biglietto alle ore 21.00)
  • 10 euro (biglietto d'ingresso con audioguida), 7 euro (gruppi minimo 6 persone, over 65 e ragazzi fino ai 18 anni), 6 euro (universitari), 4 euro (scuole)
  • I biglietti possono essere acquistati anche on line sul sito ticketone. Infoline 366 8708671
Balarm
La redazione

In foto un particolare dello spazio "Lo specchio dell'anima" della mostra "Leonardo Da Vinci - I volti di un genio"

Il 2019 è sicuramente l'anno di Leonardo Da Vinci. A cinquecento anni dalla morte di quello che, comunemente, viene definito "il grande genio rinascimentale", sono molti in Italia e in Europa gli eventi dedicati all'artista morto in Francia nel 1519. 

A Catania, direttamente da Madrid, arriva una mostra ambiziosa e atipica che, rimuovendo la patina di genialità che da sempre avvolge la figura di Da Vinci, si concentra su Leonardo uomo. 

"Leonardo Da Vinci - I volti di un genio" è la mostra ospitata fino al 24 novembre nei prestigiosi saloni del Palazzo Valle di Catania, un progetto di Christian Gálvez, prodotto da Sicilia Musei, Italia Museo, Iniciativas Y Exposiciones, con il patrocinio dell'Ambasciata d'Italia Madrid e la collaborazione di Leonardo DNA Project. 

Installazioni audiovisive, ricostruzioni realistiche, applicazioni di realtà mista e aumentata, infografica, repliche dei manoscritti di Leonardo e sorprendenti applicazioni tecnologiche accompagnano i visitatori alla scoperta del genio. 
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Il percorso espositivo è suddiviso in cinque aree tematiche: "Il Rinascimento di Leonardo", dove sarà possibile ammirare i volti e i ritratti di tutti coloro che hanno accompagnato Da Vinci nel corso della sua esistenza; "Un’eredità universale", che si configura come un vero e proprio tour, tra riproduzioni di codici, manoscritti e ricostruzioni fisiche e virtuali di alcune invenzioni progettate da Leonardo. 

"L'ultima cena", con un'installazione audiovisiva, la cui musica è stata selezionata da James Rhodes, per focus su una delle opere pittoriche più rilevanti della storia; "Lo specchio dell'anima", uno spazio dove i visitatori troveranno gran parte del lavoro di Leonardo sulle proporzioni dell'essere umano, inclusa la sua rappresentazione dell'Uomo vitruviano; e infine "Leonardo da Vinci: faccia a faccia", dove si mostrano i suoi possibili volti e viene rivelata la Tavola Lucana. 

«La storia di Leonardo - scrive il curatore del progetto Christian Gálvez - è in realtà un’odissea, la tragedia di un uomo stanco di dipingere, famoso in Italia per non aver terminato le commissioni e respinto per il suo temperamento critico e investigativo. Una personalità complessa, una figura che non si inchina a nessun dogma e, allo stesso tempo, capace di andare contro i propri ideali in cerca di gratitudine e riconoscimento che non è mai arrivato.

Questa è la storia che voglio raccontare. So che non è facile staccare quella patina di genialità che abbiamo depositato sulla sua figura attraverso i secoli e, tuttavia, la sua figura di uomo mortale non smette di essere attraente e potente, di carne e di ossa, con successi ed errori, vittorie e fallimenti. Un uomo che visse e sopravvisse. Un uomo.

I volti del genio non cessano di essere un omaggio eterno ai suoi aspetti. Anche per i tratti che hanno reso Leonardo un individuo superiore o inferiore, ma sicuramente uno spirito speciale. Attraverso questa mostra vedrai che nell’universo leonardesco c’è sempre qualcosa di più di quello che vedono i nostri occhi». 

Illetterato, dislessico e bipolare, secondo alcuni recenti studi di neuroscienza, Leonardo Da Vinci non ebbe infatti un percorso facile. La sua storia è, in realtà, un'odissea: stanco di dipingere, divenne ben presto famoso in Italia per non terminare mai le sue commissioni e per il suo temperamento critico e investigativo.

Leonardo fallì a Firenze, a Venezia, a Roma e Milano. Trionferà solo in Francia, dove oggi, nella Chapelle Saint-Hubert di Amboise, riposano i suoi resti. Prima di morire, convinto di essere un perdente, Leonardo scriverà di aver perso contro il tempo ed è su questo che la mostra invita a riflettere.
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