A Catania una mostra dedicata a Leonardo Da Vinci: il percorso per conoscere meglio il grande genio rinascimentale

In foto un particolare dello spazio "Lo specchio dell'anima" della mostra "Leonardo Da Vinci - I volti di un genio"
A Catania, direttamente da Madrid, arriva una mostra ambiziosa e atipica che, rimuovendo la patina di genialità che da sempre avvolge la figura di Da Vinci, si concentra su Leonardo uomo.
"Leonardo Da Vinci - I volti di un genio" è la mostra ospitata fino al 24 novembre nei prestigiosi saloni del Palazzo Valle di Catania, un progetto di Christian Gálvez, prodotto da Sicilia Musei, Italia Museo, Iniciativas Y Exposiciones, con il patrocinio dell'Ambasciata d'Italia Madrid e la collaborazione di Leonardo DNA Project.
Installazioni audiovisive, ricostruzioni realistiche, applicazioni di realtà mista e aumentata, infografica, repliche dei manoscritti di Leonardo e sorprendenti applicazioni tecnologiche accompagnano i visitatori alla scoperta del genio.
Il percorso espositivo è suddiviso in cinque aree tematiche: "Il Rinascimento di Leonardo", dove sarà possibile ammirare i volti e i ritratti di tutti coloro che hanno accompagnato Da Vinci nel corso della sua esistenza; "Un’eredità universale", che si configura come un vero e proprio tour, tra riproduzioni di codici, manoscritti e ricostruzioni fisiche e virtuali di alcune invenzioni progettate da Leonardo.
"L'ultima cena", con un'installazione audiovisiva, la cui musica è stata selezionata da James Rhodes, per focus su una delle opere pittoriche più rilevanti della storia; "Lo specchio dell'anima", uno spazio dove i visitatori troveranno gran parte del lavoro di Leonardo sulle proporzioni dell'essere umano, inclusa la sua rappresentazione dell'Uomo vitruviano; e infine "Leonardo da Vinci: faccia a faccia", dove si mostrano i suoi possibili volti e viene rivelata la Tavola Lucana.
«La storia di Leonardo - scrive il curatore del progetto Christian Gálvez - è in realtà un’odissea, la tragedia di un uomo stanco di dipingere, famoso in Italia per non aver terminato le commissioni e respinto per il suo temperamento critico e investigativo. Una personalità complessa, una figura che non si inchina a nessun dogma e, allo stesso tempo, capace di andare contro i propri ideali in cerca di gratitudine e riconoscimento che non è mai arrivato.
Questa è la storia che voglio raccontare. So che non è facile staccare quella patina di genialità che abbiamo depositato sulla sua figura attraverso i secoli e, tuttavia, la sua figura di uomo mortale non smette di essere attraente e potente, di carne e di ossa, con successi ed errori, vittorie e fallimenti. Un uomo che visse e sopravvisse. Un uomo.
I volti del genio non cessano di essere un omaggio eterno ai suoi aspetti. Anche per i tratti che hanno reso Leonardo un individuo superiore o inferiore, ma sicuramente uno spirito speciale. Attraverso questa mostra vedrai che nell’universo leonardesco c’è sempre qualcosa di più di quello che vedono i nostri occhi».
Illetterato, dislessico e bipolare, secondo alcuni recenti studi di neuroscienza, Leonardo Da Vinci non ebbe infatti un percorso facile. La sua storia è, in realtà, un'odissea: stanco di dipingere, divenne ben presto famoso in Italia per non terminare mai le sue commissioni e per il suo temperamento critico e investigativo.
Leonardo fallì a Firenze, a Venezia, a Roma e Milano. Trionferà solo in Francia, dove oggi, nella Chapelle Saint-Hubert di Amboise, riposano i suoi resti. Prima di morire, convinto di essere un perdente, Leonardo scriverà di aver perso contro il tempo ed è su questo che la mostra invita a riflettere.
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