Un evento miracoloso nel 16esimo secolo liberò Ferla da una terribile peste: così il paese ogni anno ricorda il miracolo di
San Sebastiano, Patrono e protettore dei cittadini, con una grande festa dalle antiche origini che si svolge il
20 gennaio, dies natalis del Martire.
La sera della vigilia (19 gennaio) si svolge la cosiddetta "svelata" del Santo, ovvero la statua viene portata fuori dalla nicchia dove viene conservata durante l'anno e deposta sull'altare tra le grida e le invocazioni dei fedeli, seguita dalla tradizionale
Curruta: la reliquia e il braccio argenteo vengono portati in processione per le vie principali del paese.
All'alba del 20 gennaio i cosiddetti "nudi" vanno in pellegrinaggio verso la Santa Messa in pellegrinaggio, offrendo un cero votivo. In seguito avviene
a Scisa de nudi, portatori del fercolo del Santo, con la cosiddetta
Nisciuta, la trionfale e commovente uscita delle Reliquie e del cinquecentesco Simulacro di San Sebastiano fra il suono festoso dei sacri bronzi, le invocazioni dei devoti, il lancio multicolore di nzareddi, lo sparo dei fuochi d'artificio, le melodie delle bande musicali (
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