A Palermo il "Festival delle Filosofie": incontri e concerti tra i monumenti

Palermo vista sul centro storico
"La Città delle Filosofie" è il titolo della seconda edizione del "Festival delle Filosofie", organizzato e promosso dall'associazione culturale Lympha, in programma a Palermo dal 5 al 27 ottobre (leggi il programma completo).
L'obiettivo è quello di dare un contributo alla città di Palermo, una città che sta raccogliendo sfide politiche e sociali di grande portata storica, una città che si sta impegnando a fondo in un cambiamento epocale che la vede al terzo posto in Italia come presenze turistiche, una città che cerca faticosamente di liberarsi dai luoghi comuni e dagli appellativi di capitale della mafia.
Non a caso il tema di quest'anno è "La Città delle Filosofie". "Città" in italiano è singolare e plurale, parola-simbolo della capacità umana di ritagliare spazi a protezione e difesa ma anche di proiezione e inclusione. La città è il luogo in cui si negoziano e si attribuiscono diritti, il recinto al cui interno l’uomo plasma il proprio ambiente oscillando tra l’emulazione e il superamento delle organizzazioni “naturali” degli altri organismi viventi.
La città è anche il luogo in cui la filosofia nasce come espressione della tensione umana all’unità e trova nella parola che sostituendosi alla forza disinnesca la violenza la sua forma. Per questo motivo la città “è” della filosofia nel senso che non è pensabile senza la discussione argomentata che affronta il conflitto e ricerca l’unità.
L'obiettivo è quello di dare un contributo alla città di Palermo, una città che sta raccogliendo sfide politiche e sociali di grande portata storica, una città che si sta impegnando a fondo in un cambiamento epocale che la vede al terzo posto in Italia come presenze turistiche, una città che cerca faticosamente di liberarsi dai luoghi comuni e dagli appellativi di capitale della mafia.
Non a caso il tema di quest'anno è "La Città delle Filosofie". "Città" in italiano è singolare e plurale, parola-simbolo della capacità umana di ritagliare spazi a protezione e difesa ma anche di proiezione e inclusione. La città è il luogo in cui si negoziano e si attribuiscono diritti, il recinto al cui interno l’uomo plasma il proprio ambiente oscillando tra l’emulazione e il superamento delle organizzazioni “naturali” degli altri organismi viventi.
La città è anche il luogo in cui la filosofia nasce come espressione della tensione umana all’unità e trova nella parola che sostituendosi alla forza disinnesca la violenza la sua forma. Per questo motivo la città “è” della filosofia nel senso che non è pensabile senza la discussione argomentata che affronta il conflitto e ricerca l’unità.
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