A Spazio Rivoluzione una mostra esplora il legame senza tempo tra il mondo umano e quello animale
Particolare dell'opera "Bulldog Inglés" di Joseba Eskubi
Si intitola "Gli Animali" la mostra che, fino al 30 novembre, occupa i locali di Spazio Rivoluzione a Palermo. Come suggerito dal titolo, la collettiva di artisti curata da Adalberto Abbate esplora il legame senza tempo tra il mondo umano e quello animale, puntando l'attenzione sulla necessità di preservarne gli equilibri.
L'uomo ha da sempre posto limiti importanti alla natura, mantenendo una posizione centrale rispetto alla vita sulla Terra. Ma il legame con gli animali può essere limitato a una semplice relazione dominatore/dominato?
Se la pratica dell'intelletto spesso segna il punto di rottura più profondo tra l'uomo e la sua animalità, gli animali restano comunque uno dei perni centrali della produzione artistica, sia essa la più contingente o ancestrale. Storicamente, infatti, gli artisti si sono interrogati a lungo sulla natura di questo legame, dandone un'interpretazione nelle loro opere.
Gli animali, da sempre connessi all'esistenza dell'uomo, divengono dunque parte integrante della sua evoluzione e della sua sopravvivenza, figurando come simboli usati dagli antenati preistorici per rappresentare se stessi e trovando un corrispettivo anche nei manufatti dell’Antico Egitto e nei bestiari cristiani medievali.
La mostra di Adalberto Abbate, Thomas Braida, Andrea Buglisi, Mario Consiglio, Joseba Eskubi, Federico Lupo, Diego Moreno, Gianni Pedone, Antonio Riello, Laboratorio Saccardi è un lungo viaggio nel rapporto tra uomo e animale che risale a miti e leggende e racconta di personaggi ibridi, metà uomini e metà animali, nati da amori sacrileghi, spesso tra dèi e ninfe, o di trasformazioni delle stesse divinità in animali, allo scopo di ingannare, sedurre, punire o condannare.
Nell'era moderna le favole si sono servite delle mutazioni animalesche per far meglio comprendere i recessi dell'animo umano; per educarlo e aiutarlo a esternalizzare istinti non compresi e repressi. Oggi gli animali sono onnipresenti nel cortocircuito della comunicazione e nel vissuto dell'uomo contemporaneo.
Gli animali sembrano offrire una visione temperata e amabile del dono dell'esistenza, mitigando la confusa e nervosa vita dell'uomo e mostrando l'inutilità del ridicolo e violento anelito al potere.
La mostra sarà visitabile dalle 18 alle 22 nei due weekend (25, 26, 27 ottobre e 1, 2, 3 novembre) della manifestazione "Le Vie dei Tesori - Itinerario Contemporaneo" di Paola Nicita. A seguire sarà visitabile su appuntamento e tutti i venerdì dalle 18 alle 21.
L'uomo ha da sempre posto limiti importanti alla natura, mantenendo una posizione centrale rispetto alla vita sulla Terra. Ma il legame con gli animali può essere limitato a una semplice relazione dominatore/dominato?
Se la pratica dell'intelletto spesso segna il punto di rottura più profondo tra l'uomo e la sua animalità, gli animali restano comunque uno dei perni centrali della produzione artistica, sia essa la più contingente o ancestrale. Storicamente, infatti, gli artisti si sono interrogati a lungo sulla natura di questo legame, dandone un'interpretazione nelle loro opere.
Gli animali, da sempre connessi all'esistenza dell'uomo, divengono dunque parte integrante della sua evoluzione e della sua sopravvivenza, figurando come simboli usati dagli antenati preistorici per rappresentare se stessi e trovando un corrispettivo anche nei manufatti dell’Antico Egitto e nei bestiari cristiani medievali.
La mostra di Adalberto Abbate, Thomas Braida, Andrea Buglisi, Mario Consiglio, Joseba Eskubi, Federico Lupo, Diego Moreno, Gianni Pedone, Antonio Riello, Laboratorio Saccardi è un lungo viaggio nel rapporto tra uomo e animale che risale a miti e leggende e racconta di personaggi ibridi, metà uomini e metà animali, nati da amori sacrileghi, spesso tra dèi e ninfe, o di trasformazioni delle stesse divinità in animali, allo scopo di ingannare, sedurre, punire o condannare.
Nell'era moderna le favole si sono servite delle mutazioni animalesche per far meglio comprendere i recessi dell'animo umano; per educarlo e aiutarlo a esternalizzare istinti non compresi e repressi. Oggi gli animali sono onnipresenti nel cortocircuito della comunicazione e nel vissuto dell'uomo contemporaneo.
Gli animali sembrano offrire una visione temperata e amabile del dono dell'esistenza, mitigando la confusa e nervosa vita dell'uomo e mostrando l'inutilità del ridicolo e violento anelito al potere.
La mostra sarà visitabile dalle 18 alle 22 nei due weekend (25, 26, 27 ottobre e 1, 2, 3 novembre) della manifestazione "Le Vie dei Tesori - Itinerario Contemporaneo" di Paola Nicita. A seguire sarà visitabile su appuntamento e tutti i venerdì dalle 18 alle 21.
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