Al Teatro Antico di Taormina in mostra "Respiro", scultura di Giacomo Rizzo ispirata al Monte Pellegrino di Palermo

"Respiro", scultura di Giacomo Rizzo (part.)
Leggera come un origami, simile a fogli di carta stropicciati che frantumano il piano in mille superfici scolpite dalla luce, l'opera è inclusa nella mostra diffusa "Memorie ctònie". Si tratta della matrice in gesso di "Respiro" (2014), appartenente al ciclo produttivo definito dall'autore "Inner Sculpture" (scultura interiore): sintesi materica tra la superficie di un luogo naturale e l'interiorità di quel luogo.
Nella versione in resina, l'opera a Taormina fa parte della collezione permanente del Polo Museale Regionale d'Arte Moderna e Contemporanea, Palazzo Riso di Palermo e ripercorre gli strati materici della vetta più alta del Monte Pellegrino.
Celebrato da Goethe e da tutti i viaggiatori che nel corso dei secoli sono passati per Palermo, l'opera "Respiro" di Giacomo Rizzo al Teatro Antico di Taormina – sito del Parco Archeologico Naxos Taormina, diretto da Gabriella Tigano - crea un dialogo tra archeologia e arte contemporanea.
La scultura si integra perfettamente nel paesaggio delle rovine classiche e ricorda allo spettatore l'eternità dell'arte e la circolarità della creazione umana immersa nella natura.
«Lo strappo di Rizzo - spiega la curatrice Alba Romano Paceporta con sé i segni del caso, del gesto, del tempo, come un'epidermide diventa la matrice dell'opera. Giacomo Rizzo apre una nuova prospettiva dell'arte: quella del dare fisicità alla memoria, alla psiche, all’invisibile, alla poesia».
"Memorie ctònie" lega il lavoro del maestro Giacomo Rizzo alla ricerca di una natura intatta in contrapposizione a quella sempre più degradata. Il suo lavoro di strappo dalle cime più impervie o dalle grotte più nascoste sottopone allo sguardo del visitatore una dialettica dinamica tra archeologia e contemporaneo.
«Sono il risultato di un'intensa empatia con il paesaggio nel quale mi trovo a lavorare. - spiega Giacomo Rizzo - La mia arte mi porta in luoghi simbolici, impregnati di storie o leggende che, attraverso l’organicità della materia, attraggono la mia attenzione. La mia volontà è quella di costruire una mappa emozionale che sia una geografia della mente e del cuore».
Giacomo Rizzo è docente di Scultura e Tecniche della Fonderia all'Accademia di Belle Arti di Palermo. La sua poetica si configura come una continua ricerca estetica e di linguaggio attraverso il contatto diretto con la natura ed il suo territorio che diviene per l'artista un luogo dell'anima.
Dall'incontro con lo spazio trae forti sensazioni e suggestioni che unite ad un’attenta analisi della società contemporanea raccontano, tramite la scultura, messaggi chiari e precisi.
Le sue opere ed installazioni in rapporto al territorio e all'architettura sono presenti in numerose collezioni e musei. Come scultore-scenografo ha lavorato con diversi teatri nazionali ed internazionali tra cui il Piccolo Teatro di Milano con Luca Ronconi ed il Teatro Massimo di Palermo.
Ha realizzato molte opere pubbliche e monumenti, tra questi: "Il mare di Sebastiano Tusa", 2019, Ustica, prima scultura in marmo posta all'ingresso del parco archeologico sottomarino, presso i fondali delle area della riserva marina.
Ha realizzato nel 2018 la scultura basamento per il Kourous di Lentini, Palazzo Branciforte, Fondazione Sicilia e tre sue opere, nello stesso anno, sono state inserite presso l'area partenze dell'Aeroporto Internazionale Falcone e Borsellino a Palermo.
Nel 2017 "Natural/Colateral", Museo Villa Cattolica, Bagheria (PA); nel 2016 "Respiro", Museo Regionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Palermo (Palazzo Riso), "Matermania", Villa Lysis Capri (NA), Matronato Museo Madre e Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee.
Nel 2015 "Itaca", Monumento presso IAMC CNR- UOS, Osservatorio della biodiversità marina, Capo Granitola (TP); nel 2013 "Input", scultura, Museo Stanza della seta, Ficarra (ME); nel 2014 "The Pat", Palazzo dell’ONU, opera patrimonio Unesco, New York, USA.
Ti è piaciuto questo articolo?
Seguici anche sui social
Iscriviti alla newsletter
|
COSA C'È DA FARE
-
MOSTRE
"Celebrating Picasso" a Palazzo Reale: la mostra che celebra il genio del maestro
-
MOSTRE
Mondo terrestre, sottomarino e popolazioni: "Cristina Mittermeier" alla Gam di Palermo
-
BAMBINI E RAGAZZI
La vacanza più bella al Parco Avventura Madonie: come iscriversi ai Campi Estivi